Richler, Mordecai

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Scrittore canadese (Montreal 1931 - ivi 2001). Trascorse lunghi periodi a Parigi e a Londra, lavorando come giornalista e sceneggiatore. Dopo The acrobats (1954), Son of a smaller hero (1955) e A choice of enemies (1957; trad. it. 1991), pubblicò The apprenticeship of Duddy Kravitz (1959), un romanzo di formazione ricco di umori picareschi sull'ascesa sociale di un giovane ebreo di Montreal. I romanzi successivi (The incomparable Atuk, 1963; St. Urbain's horseman, 1971; Joshua then and now, 1980, trad. it. 2013; Solomon Gurky was here, 1989), costruiti con vivace inventiva e con una scrittura influenzata dalle tecniche cinematografiche, sono spesso ambientati nella borghesia ebraica canadese, mentre Cocksure (1968) è una pungente satira di una Londra alla moda. R. pubblicò anche alcune raccolte di saggi (Hunting tigers under glass, 1968; Oh Canada! Oh Quebec! Lament for a divided nation, 1992) e il volume autobiografico The street (1972). La sua lotta beffarda e cupa contro ogni sistema di valori codificato trovò i migliori accenti in Barney's version (1997; trad. it. 2000); scritto in prima persona, il romanzo assunse quasi valore testamentario e ottenne un consenso unanime. Del tutto straordinaria la fortuna che il volume ebbe in Italia, dove raggiunse le dimensioni del caso editoriale. Da ricordare anche il libro di viaggi This year in Jerusalem (1994) e la raccolta di scritti Belling the cat: essays, reports, and opinions (1998).

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