Motori di ricerca

Enciclopedia dei ragazzi (2006)

Motori di ricerca

Andrea Carobene

Una bussola per il Web

Ogni motore di ricerca fornisce un ausilio indispensabile per orientarsi fra milioni di siti Internet, offrendo gli indirizzi delle pagine che contengono gli argomenti ricercati dall’utente. Oggi questi motori, che permettono di trovare anche immagini fisse, musiche, film e così via, costituiscono una porta d’ingresso fondamentale per il Web

Fare ordine nel Web

I motori di ricerca sono siti che offrono un servizio (generalmente gratuito) di selezione delle pagine Web e di ricerca delle informazioni in rete e costituiscono una bussola indispensabile per orientarsi su Internet.

Con l’espansione della rete informatica ben presto è emersa l’esigenza di fornire un ordine al contenuto presente sul Web. La semplice ricchezza d’informazione non è infatti sufficiente per reperire le notizie che si desiderano. Quando si cerca un’informazione contenuta per esempio in un testo, infatti, non basta sapere che questa è presente all’interno di una certa biblioteca, ma è anche indispensabile avere una procedura per sapere in quale libro si trova e in quale scaffale si trova il libro che interessa. Internet si presenta però come una sterminata biblioteca di centinaia di migliaia di sale nelle quali milioni di volumi sono ammucchiati alla rinfusa.

I motori di ricerca sono nati come tentativi di porre ordine al Web, ma oggi la loro tecnologia è utilizzata anche per orientarsi tra i file contenuti in un singolo computer.

L’utilizzo di un motore di ricerca, da parte di un utente, è semplice: è sufficiente digitare il nome o il termine che si desidera per ricevere come risposta un lungo elenco d’indirizzi Internet che contengono quelle parole o quelle immagini. Cuore di ogni motore è il sistema di indicizzazione: si tratta di speciali programmi informatici che scandagliano periodicamente in automatico tutto Internet, catalogando le pagine che incontrano sulla base dei contenuti.

Affinare la ricerca

Quando un utente digita la sua richiesta, il motore di ricerca consulta il suo indice interno, offrendo quelle pagine che più sembrano rispondere alla domanda ricevuta. Spesso, però, i motori forniscono troppi risultati, ed è per questo che è importante imparare a migliorare le proprie ricerche. La maggior parte dei motori offre così una serie di tecniche che aiutano a focalizzare meglio la ricerca, permettendo per esempio di selezionare le pagine che contengono un certo termine ma non un altro, oppure una frase precisa. Alcuni motori forniscono anche degli indici già precostituiti con una struttura ad albero che guida l’utente verso quei siti che si occupano di un determinato argomento.

I motori di ricerca decretano anche il successo dei siti: infatti perché un sito sia di successo deve poter figurare tra i primi risultati dei più importanti motori di ricerca quando l’utente ha inserito come chiave di ricerca l’argomento di quel sito. Nella progettazione dei siti spesso sono utilizzate particolari tecniche per riuscire ad apparire fra i primi risultati dei motori Internet e quindi porsi in bella vista.

Un motore di ricerca di successo costituisce a sua volta una sicura fonte di reddito sia per la pubblicità che può contenere, sia per la possibilità di inserire tra i suoi risultati collegamenti sponsorizzati rivolti verso siti che trattano di argomenti inerenti alla richiesta dell’utente e che quindi presumibilmente possono interessare anche dal punto di vista commerciale.

Ricchi con i motori

I motori di ricerca hanno permesso a giovanissimi e intraprendenti studenti di diventare ricchi. Tra i casi di successo più eclatanti vi sono Yahoo e Google. Yahoo, società oggi quotata in Borsa, nacque nel 1994 con il lavoro di due studenti della Stanford University di San Francisco, David Filo e Jerry Yang, che avevano iniziato a costruire directories, ossia indici personalizzati, per i siti che loro ritenevano più interessanti. Anche Google è nato alla Stanford University da un progetto di ricerca del 1996 di Larry Page e Sergey Brin. Google ha dimostrato di avere un’elevata capacità di indicizzazione e algoritmi di ricerca particolarmente efficienti. In particolare, per valutare l’attinenza di una pagina con la richiesta effettuata, Google si basa anche sulla struttura dei collegamenti ipertestuali (ipertesti) che si dirigono verso quella pagina, nonché sulla struttura di quest’ultima. Nel 2004 Google si è quotato in Borsa, ed è oggi una delle società di maggior successo della cosiddetta new economy.

CATEGORIE
TAG

Stanford university

Rete informatica

San francisco

Sergey brin

New economy