MUGELLO

Enciclopedia Italiana (1934)

MUGELLO (A. T., 24-25-26 bis)

Attilio Mori

Regione storica e naturale della Toscana, corrispondente all'alta e media valle della Sieve e compresa tutta nella provincia di Firenze. I suoi limiti naturali sono rappresentati, a nord-est dalla catena dell'Appennino tosco-emiliano, dal M. Mezzano (m. 923) a sud-est del valico di Montepiano, sino al passo del Muraglione (m. 907) a 8 km. a nord-ovest della Falterona; a ovest dai monti della Calvana che la dividono dalla valle del Bisenzio, per il tratto che va dal M. Mezzano anzidetto al M. Maggiore; a sud dalla serie di alture che chiudono a nord il bacino di Firenze, culminanti a partire dal M. Maggiore anzidetto, col M. Morello (934 m.), M. Senario (815 m.) e M. Giovi (992 m.); e a sud-ovest da una linea che con direzione ovest-est scende dal M. Giovi sino a raggiungere il corso della Sieve all'abitato di Dicomano, per risalire il torrente detto Fosso di Dicomano (o di San Godenzo) sino al ricordato passo del Muraglione. Resterebbero pertanto esclusi dal Mugello tanto il paese di Dicomano quanto quello di San Godenzo, salvo quelle parti dei rispettivi territorî comunali che restano sulla destra del torrente ricordato. Ne rimangono naturalmente esclusi anche i territorî transappenninici dell'alta valle del Santerno con l'abitato di Firenzuola e così la Val di Sieve inferiore che, integralmente o parzialmente, gli vengono da alcuni aggregati. Entro i limiti descritti che sono quelli più generalmente accettati, l'area del Mugello ragguaglierebbe circa 600 kmq. Il Mugello è da considerarsi una di quelle conche che si aprono ai fianchi dell'Appennino centrale, il fondo della quale fu occupato già nel Pliocene da un lago le cui acque, convogliate dalla Sieve, scavarono la valle d'erosione che ne porta il nome, scaricandole nell'Arno. È questa una delle regioni più ubertose e celebrate della Toscana per la fertilità del suolo, la mitezza del clima, che la cresta appenninica, mantenendosi sempre sui 1000 m. e culminando col M. Castel Guerrino (1117 m.) e col M. Gazzarro (1125 metri), difende dai freddi venti del nord. Il fondo della valle, che alla confluenza del Fosso di Dicomano discende sino a 150 m., si mantiene pianeggiante per circa 20 km. sino allo sbocco del torrente Carza, presso San Piero a Sieve, dove la quota sale a 200 m. Ma le pendici adiacenti, specialmente quelle volte a sud, si elevano in declivî assai dolci, ricoperti di vigne e cospersi di casali e di ville; solo a 5 km. e più dal fiume si raggiunge l'altitudine di 500 m., oltre la quale cominciano le boscaglie, i castagneti e i pascoli che ricoprono i fianchi dei monti circostanti sino alla sommità. Nel versante volto a nord il pendio è più ripido, meno abitato e più boscoso. Il Mugello, entro i limiti stabiliti che non sempre esattamente corrispondono a quelli amministrativi, comprende i 6 comuni di Barberino di Mugello (area 155 kmq., altitudine 314 m. s. m., 11.975 ab.); di Borgo S. Lorenzo (146 kmq., 193 m. s. m., 16.882 ab.); San Piero a Sieve (37 kmq., 210 m. s. m., 3961 ab.); Scarperia (78 kmq., 292 m. s. m., 7235 ab.); Vaglia (57 kmq., 275 m. s. m., 4016 ab.); Vicchio (140 kmq., 203 m. s. m., 11.802 ab.). L'abitato più cospicuo della regione è Borgo S. Lorenzo (v.), importante centro agricolo e industriale di 5000 ab. Oltre ai capoluoghi dei 6 comuni indicati si contano nel Mugello 17 altri centri con oltre 200 abitanti; ma la maggior parte della popolazione (circa i 2/3) vive sparsa per le campagne in case isolate o in piccoli casali. La popolazione del Mugello, come in generale in tutta la Toscana, ha accusato un sensibile aumento nell'ultimo secolo. Riferendoci ai 6 comuni indicati, era nel 1833 di 38.846 ab. contro 22.578 nel 1551 e 26.629 nel 1745; alla data dell'unificazione del regno era salita a 41.624 ab.; nel 1901 a 52.692; nel 1931 a 55.871 per la popolazione presente e a 57.081 per quella residente o legale. La vaghezza del paesaggio, la ricchezza di acque, l'ubertosità delle campagne, i folti boschi atti alla caccia, congiunti con la vicinanza di Firenze, con cui la regione ebbe sempre facili comunicazioni, vi fecero sorgere sino dal passato ville cospicue, fra le quali quella di Cafaggiolo (v.) della famiglia dei Medici che dal Mugello appunto trasse le origini; quelle del Trebbio, delle Maschere, di Panna, ecc. Il Mugello possiede un'ampia rete stradale che ne congiunge i varî centri abitati; e facili sono le comunicazioni col bacino di Firenze e coi paesi transappenninici della valle del Santerno (Passo della Futa, 903 m. e del Giogo, 879 m.), del Lamone (Colle di Casaglia, 922 m.) e del Montone (Passo del Muraglione). La linea ferroviaria Firenze-Faenza l'attraversa da sud a nord riallacciandosi a Borgo S. Lorenzo col tronco speciale che, seguendo il corso della Sieve, si distacca a Pontassieve dalla Firenze-Roma.

Bibl.: P. L. Chini, Storia antica e moderna del Mugello, Firenze 1875-76; O. M. Pedrazzi e A. Andreani, Guida del Mugello, Firenze 1912.