Narcotraffico

Dizionario di Storia (2010)

narcotraffico


Traffico internazionale, di natura illegale, di sostanze stupefacenti. Protagonisti del n. sono grandi organizzazioni criminali operanti su scala internazionale e legate ai circuiti economici e finanziari legali, attraverso cui si opera il cosiddetto riciclaggio del denaro sporco ricavato appunto dal n. e da altre attività illecite. Organizzazioni dedite alla diffusione di stupefacenti operavano negli Stati Uniti già all’inizio del sec. 20°, ma la loro esistenza assunse una particolare rilevanza negli anni Settanta con la formazione dei cartelli colombiani di Medellín e di Cali che si contesero su scala mondiale il mercato della cocaina, della quale erano pure produttori. Le collusioni col governo di Bogotá e la maggiore attenzione delle autorità statunitensi per l’eroina consentirono ai due cartelli di prosperare per circa un ventennio, per poi entrare in una fase calante all’inizio degli anni Novanta. Il declino dei colombiani si accompagnò al sorgere dei cartelli messicani che li sostituirono nell’introdurre cocaina negli Stati Uniti, sfruttando le infrastrutture di cui si erano avvalsi in precedenza per importarvi eroina e marijuana. Oltre che da organizzazioni criminali, il n. è stato utilizzato anche da forze politiche latinoamericane rivoluzionarie e controrivoluzionarie come fonte di finanziamento. La lotta contro questo fenomeno è altresì servita agli Stati Uniti da pretesto per interventi militari in Stati sovrani, come l’invasione di Panama del 1989. Intanto il fenomeno del n. era diventato globale. Negli anni Ottanta la mafia, la ’ndrangheta e la camorra vi avevano investito ingenti risorse, conquistando una posizione di rilievo sul piano mondiale, ma già alla fine del decennio le organizzazioni criminali italiane erano affiancate da altri gruppi: cinesi, portoricani, curdi, turchi, armeni. Una nuova area del mondo subentrava inoltre all’America Latina per la produzione di stupefacenti: il cosiddetto Triangolo d’oro, tra Birmania, Laos e Thailandia. Dopo il crollo del blocco sovietico, anche alcuni paesi dei Balcani, e la Russia stessa, hanno assunto un ruolo importante nel narcotraffico. La guerra degli USA contro il regime dei talebani e lo smantellamento del loro regime in Afghanistan ha inoltre creato una situazione di enorme frammentazione politica in cui produttori e trafficanti di oppio e di altri stupefacenti prosperano, gestendo intere aree del Paese. Tra le organizzazioni criminali italiane, la camorra rimane uno dei maggiori protagonisti del narcotraffico. È stato calcolato che almeno un terzo dei ricavati del n. viene riciclato attraverso il sistema bancario, mentre un’altra grossa fetta è messa in salvo dalle organizzazioni criminali nei cosiddetti paradisi fiscali.

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