NE O NÉ?

La grammatica italiana (2012)

NE O NE?


Si tratta di due ➔omonimi, che nella lingua scritta vengono distinti tramite l’uso dell’accento.

• Senza accento grafico, ne (dal latino inde) ha due funzioni grammaticali:

– come avverbio di ➔luogo, esprime allontanamento da un luogo o da una situazione

Si è chiuso in casa e non ne (= da lì) vuole uscire

Ne (= da lì) siamo usciti con le ossa rotte

– come pronome ➔personale, è usato al posto delle forme di ciò, da ciò, di questo, da quello ecc.

Ne (= di ciò) parlerò ai nostri soci

Una volta dimostrato che io ho ragione, ne (= da ciò) segue che voi avete torto

spesso con valore di ➔partitivo

Vorrei una caramella all’anice: ce ne (= di queste) sono ancora?

In alcuni casi ne è usato solo per intensificare l’azione espressa da alcuni verbi intransitivi nelle costruzioni con i pronomi personali atoni mi, ti, si, ci, vi

Me ne vado via

Se ne stava tranquillo a casa

• Con accento grafico, (dal latino nec) è una congiunzione ➔copulativa con il significato di ‘e non’.

Può essere usato:

– per la coordinazione di due o più proposizioni negative

Non me l’ha mai detto scritto

Ha raccomandato di non fiatare muoversi per nessuna ragione

– in una proposizione negativa, per unire due o più elementi che hanno nella frase la stessa funzione sintattica; in questo caso, si ripete davanti a ciascun elemento

Non ho saputo rispondere no

le soluzioni visive talora arrivano inaspettatamente a decidere situazioni che le congetture del pensiero le risorse del linguaggio riuscirebbero a risolvere (I. Calvino, Lezioni americane).

Usi

In particolari contesti può essere preceduto dalla congiunzione e, a rigore non strettamente necessaria, che ne enfatizza il valore per scopi stilistici

non farebbe loro caldo e né freddo (A. Moravia, Il conformista)

e né denaro e né passione servirà (Baustelle, I mistici dell’Occidente)

Sempre nella lingua poetica la congiunzione può essere usata per coordinare una proposizione positiva con una negativa

Spargendo ancor pel volto il primo fiore / (= e non) avendo il bel Iulio ancor provate / Le dolci acerbe cure che dà Amore (A. Poliziano, Stanze)

anche se collocata all’inizio di frase

più mai toccherò le sacre sponde (U. Foscolo, A Zacinto).

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