SIMON, Neil

Enciclopedia del Cinema (2004)

Simon, Neil (propr. Marvin Neil)

Marzia G. Lea Pacella

Commediografo e sceneggiatore statunitense, nato a New York il 4 luglio 1927. A partire dagli anni Sessanta, è stato uno degli autori che ha riscosso maggior successo sui palcoscenici di Broadway. La maggior parte delle sue pièces è stat poi adattata per il grande schermo prevalentemente da lui stesso. Grazie ai dialoghi brillanti, alle fulminanti battute, veicoli perfetti per far emergere la verve degli attori ‒ tra cui Jack Lemmon e Walter Matthau ‒, e a storie dai toni di commedia e dalle solide strutture drammaturgiche, ha imposto il suo stile, asciutto e incisivo, anche al cinema, sia pure con risultati alterni. Ha ottenuto quattro candidature all'Oscar: la prima nel 1969 per The odd couple (1968; La strana coppia) di Gene Saks e le altre con tre film di Herbert Ross, nel 1976 per The sunshine boys (1975; I ragazzi irresistibili), nel 1978 per The goodbye girl (1977; Goodbye amore mio!) e l'anno successivo per California suite (1978).

Figlio di un commesso viaggiatore di famiglia ebrea, S. frequentò per due anni la New York University, concludendo gli studi all'università di Denver prima di venire arruolato nell'esercito statunitense. Finita la guerra, con il fratello iniziò a scrivere sketch e brevi testi per la radio e per gli spettacoli di rivista. Il successo arrivò all'inizio degli anni Sessanta in teatro, dove si impose come autore originale ed estroso, ottenendo nel corso della sua carriera numerosi riconoscimenti e premi. Come blow your horn (1963; Alle donne ci penso io) di Bud Yorkin fu il primo film basato su una sua opera teatrale, cui fece seguito Caccia alla volpe (1966), una coproduzione diretta da Vittorio De Sica alla cui sceneggiatura, scritta da S. e basata su una sua pièce, collaborò anche Cesare Zavattini. Fu però con l'affermazione di Barefoot in the park (1967; A piedi nudi nel parco) di Saks che S. si rivelò anche apprezzato autore cinematografico. La commedia, divertente e delicata, è incentrata sui litigi e sulla riappacificazione finale di due sposini, e si avvale delle ottime interpretazioni di Jane Fonda e Robert Redford, oltre a quelle degli straordinari Charles Boyer e Mildred Natwick. Il grande successo fu replicato, sempre con la regia di Saks, l'anno successivo con The odd couple, storia della forzata convivenza di due amici (Jack Lemmon e Walter Matthau) che danno vita a una serie scoppiettante di gag e situazioni paradossali, e che trent'anni dopo avrebbe avuto un sequel con Neil Simon's the odd couple II (1998; La strana coppia II) di Howard Deutch. Ispirandosi al personaggio felliniano di Le notti di Cabiria (1957), S. scrisse quindi il bel musical Sweet Charity, realizzato a Broadway da Bob Fosse e poi da quest'ultimo diretto per il cinema (1969; Sweet Charity ‒ Una ragazza che voleva essere amata), in cui tratteggia con delicatezza la figura di una tenera prostituta, interpretata da Shirley MacLaine. Dopo i meno riusciti The out of towners (1970; Un provinciale a New York) di Arthur Hiller e Last of the red hot lovers (1972; Amiamoci così belle signore) di Saks, S. ritornò al successo con The sunshine boys di Ross, in cui una vecchia coppia di attori di vaudeville ritrova l'intesa e la voglia di divertirsi in occasione di una trasmissione televisiva.

Passato con The prisoner of Second avenue (1975; Prigioniero della Seconda strada) di Melvin Frank dall'usuale scrittura sapientemente briosa a un registro diverso in cui traspare più di una punta di amarezza, S. ha ideato in seguito due storie originali per il cinema cimentandosi con il genere giallo, senza tuttavia raggiungere risultati interessanti: Murder by death (1976; Invito a cena con delitto) e The cheap detective (1978; A proposito di omicidi…), entrambi diretti da Robert Moore. Per lo stesso regista ha poi adattato una sua commedia autobiografica, Chapter two, per l'omonimo film (1979; Capitolo secondo), in cui emergono non solo un fondo di fragilità ma anche certi tratti più tormentati della sua personalità.

Nuova popolarità e successo S. li ha ottenuti con due film entrambi diretti da H. Ross: il musical sentimentale The goodbye girl e la commedia California suite, dove riprende la struttura a episodi di un'altra sua famosissima commedia, da cui era stato tratto un precedente film (Plaza suite, 1971, Appartamento al Plaza, di Hiller, raccontando quattro storie parallele nelle quali, ai toni allegri e quasi da farsa, si alternano altri più intensi e drammatici. Di minor rilievo sono apparsi il film d'azione Seems like old times (1980; Bastano tre per fare una coppia) di Jay Sandrich, con una trama basata su una catena di equivoci, e i tre basati su altrettante commedie autobiografiche centrate sul personaggio di Eugene Morris Jerome, ossia Brighton Beach memoirs (1986; Ricordi di Brighton Beach) di Saks, Biloxi blues (1988; Frenesie... militari) di Mike Nichols e il televisivo Broadway bound (1992) di Paul Bogart. A partire dalla fine degli anni Ottanta S. ha affiancato a quella teatrale un'intensa attività televisiva. Ha pubblicato due volumi autobiografici Rewrites: a memoir (1996) e The play goes on: a memoir (1999).

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