NEISSE

Enciclopedia Italiana (1934)

NEISSE (A. T., 53-54-55)

Elio MIGLIORINI
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Città dell'Alta Slesia, nel distretto di Oppeln, posta presso il versante settentrionale dei Sudeti, a 185 m. sul mare, sulla sinistra del Glatzer Neisse, dove questo sbocca nella pianura dell'Oder e nel punto dove si riuniscono le strade che vengono dalla Porta Morava e dal bacino di Glatz. Per le sue molte chiese (per la massima parte dei secoli XV-XVIII) la città ha avuto il soprannome di Roma della Slesia. La pianta della parte antica, pur con qualche modificazione moderna, assomiglia ancora a quella di una graticola avente per centro il Ring con il municipio; essa è sorta su un centro slavo ed è stata in parte trasformata per dare luogo alla costruzione d'una fortezza (molte caserme e Fort Preussen). Vi sono poi molti quartieri nuovi. Gli abitanti, che erano 7500 nel 1620 e 11.000 nel 1840, sono ora 32.604, per un quinto protestanti. Nel Medioevo Neisse era però la terza città della Slesia dopo Breslavia e Görlitz. La principale industria è quella tessile.

Storia. - Iniziatasi, con il sec. XIII, la colonizzazione tedesca della regione di Neisse, nel 1220 venne fondata la città che, fortificata nel 1350, rimase sino al sec. XVIII sotto il dominio dei vescovi di Breslavia, intitolatisi appunto principi di Neisse. Nel 1749 la città e la massima parte del suo territorio, cioè del suo principato, passarono alla Prussia, mentre la parte minore rimase all'Austria. Nel corso dei secoli la città di Neisse fu più volte assalita e assediata: nel 1428 dagli Ussiti, che furono respinti; nella guerra dei Trent'anni per tre volte da Sassoni, Danesi, Svedesi; nel 1758 dagli Austriaci.

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