Nematodi

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Phylum di organismi Metazoi; vermi a simmetria bilaterale, non metamerici, cilindrici, filiformi o fusiformi, di dimensioni da frazioni di millimetro a qualche decimetro; parassiti o a vita libera nelle acque dolci, marine o nel terreno umido. Sono organismi di grande successo ecologico ed evolutivo; ne sono state descritte circa 80.000 specie, delle quali 15.000 parassite, ma si calcola che quelle esistenti siano almeno 500.000. La sistematica dei N. è controversa: sono suddivisi tradizionalmente nelle classi Adenoforei (da alcuni considerati parafiletici) e Secernenti; in classificazioni alternative sono riconosciuti 5 cladi.

fig.

Hanno bocca di solito terminale o lievemente ventrale; ano in genere posteriore, terminale o ventrale; poro escretore sulla linea medio-ventrale; nelle femmine la vulva sbocca separatamente e ventralmente (poro genitale femminile). La parete del corpo consta di una cuticola esterna con organi di senso (papille), di uno strato epiteliale sottostante (ipodermide) e di uno strato di cellule muscolari, disposte in 4 fasci longitudinali o campi muscolari (2 latero-dorsali e 2 latero-ventrali), separati da 4 ispessimenti longitudinali dell’ipodermide; il numero delle cellule muscolari per ogni campo è vario: numerose nei polimiari (Ascaris), 2-3 nei meromiari (Angiostrongylus), negli olomiari le cellule muscolari sono serrate e formano un manicotto continuo (v. fig.). Un anello periesofageo, da cui partono nervi, alcuni diretti cefalicamente, altri caudalmente, rappresenta il sistema nervoso.

La cavità del corpo è un celoma primario, residuato dalla cavità di segmentazione dei primi stadi embrionali. I sistemi circolatorio e respiratorio mancano. Nell’apparato digerente, a forma di tubo diritto, si hanno un esofago, muscoloso, di varia lunghezza, spesso rigonfiato a bulbo (talvolta a doppio bulbo) nella parte posteriore, un intestino medio e un retto. In poche forme, in cui l’intestino è impervio, manca l’ano. Il sistema escretore consta di due tubi longitudinali, che decorrono per quasi tutta la lunghezza del corpo negli ispessimenti laterali dell’ipodermide e si riuniscono anteriormente in un unico tubo che si apre poco dietro la bocca. Salvo poche forme ermafrodite sufficienti, sono a sessi separati, con notevole dimorfismo sessuale.

Nei maschi, di solito più piccoli delle femmine, l’apertura genitale coincide con l’apertura anale. L’apparato riproduttore maschile consta di un organo tubulare, diritto o convoluto, distinto in varie porzioni (testicolo, deferente, vescicola seminale e dotto eiaculatore). Gli spermi sono ameboidi, privi di flagello. L’apparato riproduttore femminile è di regola duplice, formato da due tubi convoluti, in cui si distinguono varie porzioni (ovario, ovidutto, utero) che sboccano in una vagina.

La maggior parte dei N. è ovipara; pochi sono ovovivipari, alcuni vivipari. Lo sviluppo larvale è diretto nelle forme libere, indiretto, con metamorfosi, in quelle parassite. Le forme larvali possono svilupparsi nell’acqua, sul terreno o in un ospite intermedio. In alcune forme (Ancylostoma) compare una larva detta rabditiforme o rabditoide, con doppio rigonfiamento dell’esofago. In altre forme (Rabditidi) esiste uno stadio parassita (generazione strongiloide) con esofago allungato e cilindrico, e uno stadio libero (generazione rabditoide) con esofago provvisto di due bulbi. Nematocidi sono dette le sostanze antiparassitarie usate per la lotta contro i N. parassiti delle colture agricole (N-metilditiocarbammato sodico, tetraclorotiofene, esteri fosforici con azione anche insetticida ecc.). Applicati di solito tramite fumigazione, richiedono elevati dosaggi.

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