CEAUŞESCU, Nicolae

Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1978)

CEAUŞESCU, Nicolae

Francesco Guida

Uomo politico romeno, nato il 26 gennaio 1918 a Scorniceti (Olt) da famiglia contadina. Lasciati presto gli studi, entrò nell'Unione della gioventù comunista e subì varie condanne, restando per un biennio, fino al dicembre 1938, nella prigione di Doftana (Prahova). Membro della segreteria dell'organizzazione giovanile del partito (1939), fu nuovamente imprigionato nel luglio 1940 e condotto nel penitenziario di Tîrgu Jiu, dove conobbe Gh. Gheorghiu-Dej, C. Stoica e I. Gh. Maurer. Riacquistata la libertà durante l'insurrezione antitedesca dell'agosto 1944, creò, con la gioventù socialista, il Fronte unico della gioventù lavoratrice (4 settembre 1944). Fu quindi tra gli organizzatori delle manifestazioni di piazza che portarono alla formazione del governo di coalizione di Petru Groza. Membro del Comitato centrale (ottobre 1945), deputato all'Assemblea nazionale (1946), ministro aggiunto dell'Agricoltura (1948), ministro aggiunto per le Forze armate e capo della Direzione superiore politica dell'esercito (1950), membro della segreteria del Comitato centrale (1954), poi dell'Ufficio politico (1955), divenne primo segretario del partito comunista alla morte di Gheorghiu-Dej (1965); presidente della repubblica dal 9 dicembre 1967, le massime cariche del partito e dello stato gli furono confermate nel 1975.

Dopo la sua nomina a primo segretario, C. ha condotto una politica estremamente attiva e autonoma, solo in parte ereditata da Gheorghiu-Dej. La sua posizione in ogni problema fondamentale (Comecon, Conferenza mondiale dei partiti comunisti, polemica cino-sovietica, occupazione della Cecoslovacchia, conflitto arabo-israeliano) si è differenziata da quella degli altri leaders comunisti europei. L'invasione della Cecoslovacchia ha provocato una dura risposta di C. (discorso di Bucarest, 21 agosto 1968); ma egli non è mai giunto alla rottura ufficiale con il blocco sovietico. La fronda attuata nell'ambito del Comecon e del Patto di Varsavia, l'auspicato superamento dei blocchi avvicinano la sua politica a quella gaullista nel blocco occidentale. All'interno del movimento comunista egli si è avvicinato a Tito e si è posto come mediatore tra URSS e Cina, mantenendo amichevoli rapporti con l'Albania filocinese. Nella sua intensa attività internazionale (visite dei presidenti Nixon e Ford a Bucarest, 1969 e 1975, viaggio di C. negli Stati Uniti, 1974), egli ha stretto rapporti politici ed economici con i paesi dell'Occidente e del Terzo Mondo. In politica interna, il modello iugoslavo dei consigli di fabbrica, caldeggiato da C., non sembra condizionare effettivamente le decisioni del governo e del Comitato centrale. Lo stesso C. ha spesso richiamato i militanti al principio del centralismo democratico, incoraggiando il controllo politico delle attività intellettuali. Riabilitate alcune vittime dell'epoca staliniana, tra cui Lucretiu Patraşcanu, non ha mancato di affermare la sua autorità personale, eliminando una corrente filosovietica (gen. Serb, V. Patilineţ) e allontanando dai vertici del potere vecchi collaboratori quali Maurer e Stoica.

Bibl.: Michel-P. Hamelet, Nicolae Ceauşescu avec ses textes essentiels, Parigi 1971; N. Ceauşescu, România pe drumul desăvîrsirii construcţiei, socialiste (La Romania sulla via del compimento dell'edificazione socialista), voll. 1-3, Bucarest 1968-69 (cfr. le parallele edizioni francese e inglese); id., România pe drumul construirii societăţii socialiste multilateral dezvoltate (La Romania sulla strada dell'edificazione della società socialista multilateralmente progredita), voll. 4-10, Bucarest 1970-74 (cfr. le edizioni francese e inglese); F. Fejtö, A History of the People's Democracies, Harmondsworth 1974; Congresul al XI-lea al PCR (Atti dell'XI congresso del PCR), Bucarest 1975.

TAG

Invasione della cecoslovacchia

Patto di varsavia

Nicolae ceauşescu

Epoca staliniana

Petru groza