NIEREMBERG y OTIN, Juan Eusebio

Enciclopedia Italiana (1934)

NIEREMBERG y OTIN, Juan Eusebio

Alfredo Giannini

Scrittore spagnolo, nato a Madrid nel 1595 da genitori tedeschi, ferventi cattolici, venuti in Spagna al servizio di Donna Isabella moglie di Carlo V; morto a Madrid il 7 aprile 1658. Fatti i primi studî a Madrid nel Collegio imperiale dei gesuiti, proseguì quelli superiori di leggi e sacri canoni ad Alcalá de Henares e a Salamanca. A 19 anni, vincendo l'ostinata opposizione del padre, entrò nella Compagnia di Gesù, e vi fece la prima professione il 3 aprile 1616. L'opera sua di scrittore religioso si riconnette direttamente a quella dei grandi mistici di cui fu ricca la letteratura spagnola nella seconda metà del Cinquecento.

Numerose sono le sue opere in latino e in castigliano: queste in una lingua sempre pura ed elegante, in uno stile che, se spesso appare frondoso ed esuberante, è tuttavia facile e piano, senza quelle sottigliezze di forma e di pensiero comuni nel secolo del concettismo. Capolavoro delle sue opere mistiche è comunemente ritenuto il trattato De la hermosura de Dios y su amabilidad por las infinitas perfecciones del Ser divino (1641), esposizione dell'estetica cristiana, in cui le idee della filosofia platonica circa la bellezza sono applicate alla dottrina cristiana della grazia. L'opera più popolare del N. è la Diferencia entre lo temporal y eterno, ricca di ingenui riferimenti ad esempî, fatti, aneddoti storicamente inconsistenti, che pure erano ritenuti per verità; più semplice e sobria è la Vida divina y camino real (1633). Oltre che di materia religiosa, scrisse il N. di storia naturale, di morale pratica, di storia ecclesiastica, biografie (notevoli quelle di S. Ignazio e di S. Francesco Borgia), di politica, quali la Corona virtuosa e la Virtud coronada: due scritti in cui, sulle orme dei trattatisti italiani e spagnoli, intese foggiare il modello del perfetto principe cristiano e della repubblica bene ordinata.

Ediz.: Obras espirituales, Madrid 1890-92, voll. 6; Epistolario, ed. e note di N. Alonso Cortés, nei Clásicos castellanos, Madrid 1915.

© Istituto della Enciclopedia Italiana - Riproduzione riservata