NIŽNIJ NOVGOROD

Enciclopedia Italiana (1934)

NIŽNIJ NOVGOROD (detta ora Gor'kij; A. T., 69-70)

Giorgio PULLE'
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
*
Sergio VOLKOBRUN

Celebre città russa sorta lungo il corso del Volga nel punto di confluenza di questo fiume con l'Oka, al limite di una delle più ricche regioni della Russia centrale; a codesta situazione essa deve la grande importanza raggiunta nel campo economico e particolarmente nella storia del commercio della Russia e dell'Europa orientale. Il nome originario, il quale significa Novgorod Inferiore, le venne dalla sua posizione rīspetto alla vecchia Novgorod o Novgorod la Grande; il nome attuale le è stato imposto in onore del celebre scrittore. Sino alla seconda metà del sec. XVI Nižnii Novgorod fu spesso danneggiata dalle incursioni dei Tatari e perciò il suo commercio si svolgeva fra continue difficoltà; dopo il 1536 vi fu creato un deposito di merci importate dai paesi del SE.; dopo le conquiste di Kazan′ e di Astrachan, con l'apertura della libera navigazione sul Volga i traffici si fecero sempre più intensi: ogni anno un convoglio sotto scorta militare scendeva sino al Caspio, recando prodotti delle regioni della Russia centrale e riportando merci dell'Asia centrale. La città propriamente detta si divide in Città alta e Città bassa. La prima sorge su tre colline lungo la sponda destra del Volga, ed è dominata dal Cremlino, da cui si gode una splendida vista su tutta la città; la seconda, verso la quale si scende per lo più a mezzo di scalee, costruite entro burroni, aperti nei fianchi delle colline, si è sviluppata sopra una terrazza alluvionale lungo le sponde dell'Oka e del Volga. Soltanto dopo il trasferimento, avvenuto nel 1817, a Nižnij Novgorod della fiera annuale, che prima si teneva a Makar′ev, situata 40 km. più a valle, si è iniziato lo sviluppo dell'odierna città, il cui piano però, malgrado la particolare topografia del luogo ove essa è sorta, non offre nulla di caratteristico, né di diverso delle altre città russe, per quanto la distribuzione delle vie e delle piazze sia meno regolare: dal Cremlino partono alcune vie disposte a raggiera, riunite da altre più o meno concentriche. Un ponte di barche sull'Oka, lungo oltre 1500 m., che durante il periodo di congelamento del fiume viene tolto, conduce alla lingua di terra racchiusa fra la confluenza dei due fiumi; su essa sorgono gli edifici, che servono alla famosa fiera annuale (jarmarka). I primi edifici sorsero nel 1822, su progetto dell'ingegnere Bétancourt, e comprendevano 60 magazzini e oltre 2500 baracche; per la loro costruzione si spesero 6 milioni di rubli; ora il quartiere della fiera si divide in due parti, una interna e l'altra esterna. Nella prima, che, circondata da un canale, occupa una superficie di poco meno di un kmq., vi sono 4000 negozî, disposti lungo vie regolari, in edifici di pietra, a uno o due piani; un largo viale attraversa in tutta la sua lunghezza questo quartiere della fiera. Il quartiere esterno, disposto meno regolarmente, conta anch'esso 4000 negozî. Sulle banchine lungo il Volga sono i magazzini delle compagnie di navigazione fluviale, mentre verso S. vi è la stazione della ferrovia per Mosca e a SE. sorge il quartiere di Kunavino, luogo di villeggiatura. Alcune merci, come i cereali, i metalli, il legname, il sale, il tè, sono scaricate e riunite in determinati punti. Caratteristica della fiera di ižnij Novgorod è la presenza degli interi stocks di merci da contrattare. Il periodo di massimo splendore della fiera si ebbe fra il 1880 ed il 1884 quando si contrattavano ogni anno non meno di 21 milioni di pudi di merci, diminuiti nel 1910 di un terzo; sospesa nel 1914, la fiera fu riaperta nel 1922 e dal 1927 il movimento delle merci si è avvicinato a quello del periodo 1880-84; alla fiera partecipano 2500 ditte. La fiera annuale di Nižnij Novgorod supera per importanza tutte le altre della Russia e si calcola che vi prendessero parte per il passato circa 400.000 persone; essa costituisce il tramite per gli scambî con gran parte dell'Asia settentrionale e centrale e perciò è frequentata anche da mercanti cinesi e persiani. Ciò non toglie che Nižnij Novgorod non abbia importanza anche per alcune industrie, come mulini a vapore, fonderie di ferro e di rame, fabbriche di macchine, centrali elettriche e alcuni opifici per la produzione dei tessuti.

Nižnij Novgorod non raggiungeva al principio del secolo XX i 100.000 abitanti, saliti in un primo tempo, dopo la rivoluzione, a 258.000; un nuovo rapido aumento si è verificato negli ultimi anni, sicché la popolazione di Nižnij Novgorod ha raggiunto i 435.000 abitanti.

Pur non avendo, nel campo della cultura, antiche tradizioni, la città sta diventando, grazie alla sua favorevole posizione geografica e al rapido incremento demografico, anche un centro culturale della regione. Nel 1918 vi è stata fondata l'università, divisa in quattro facoltà: medicina, meccanica, chimica e pedagogia. Il numero degli studenti che la frequentano si aggira intorno ai 2000. All'università è annessa la biblioteca di stato con circa 100.000 volumi. La biblioteca scientifica del governatorato, intitolata a Lenin, ha uno speciale reparto (museo) dedicato a M. Gor′kij. Fra i varî istituti di carattere pratico-scientifico merita rilievo l'istituto idrologico, fondato anch'esso nel 1918 e riccamente dotato.

Monumenti. - Notevoli le cattedrali: Preobraženskij (1225) e Archangel′skij (1222) nell'interno della cittadella, entrambe interamente restaurate. Anche presso la cittadella si trovano due monasteri: Pečerskij (costruito nella prima metà del sec. XVI in luogo d'uno più antico che risaliva al 1330) e Blagoveščenskij (1647), anche questo in sostituzione d'un precedente monastero che risaliva al 1349. Nella cattedrale Uspenskij, del secolo XVI, si conserva l'icona di Korsun raffigurante la Vergine, opera dell'anno 993. La città conta più di quaranta chiese.

Storia. - Il territorio dove si trova ora Nižnij Novgorod era occupato anticamente dai popoli Mordvini. Nel sec. XII se ne impossessarono i Bulgari del Volga. Ma nel 1178 il principe Andrea Bogoljubskij fece una spedizione contro i Bulgari e da quel tempo ebbe inizio la colonizzazione russa compiuta a mano armata. Sotto Vsevolod III, nel 1184, sul posto dell'attuale Nižnij Novgorod si erano raccolte le forze armate russe, le quali riuscirono a impossessarsi dei dominî dei Bulgari Serebrjannye (d'Argento). Fu allora (1220) che il granduca Jurij Vsevolodovič fondò, sul punto di confluenza dei fiumi Volga e Oka, la città di Nižnij Novgorod che divenne il posto fortificato dei Russi nella loro lotta coi Mordvini. La nuova città era proprietà di un ramo dei principi di Gorodec. Sotto il duca Costantino Vasil′evič di Suzdal′ Nižnij Novgorod divenne la capitale della regione di Suzdal′ e servì da residenza del duca, il quale aveva abbandonato la città di Suzdal′, colpita dalla pestilenza.

Dopo la morte del duca di Nižnij Novgorod, Andrea Konstantinovič, nella seconda metà del secolo XIV, nacquero discordie molto gravi fra i suoi fratelli per il possesso della città, che rimase però al primogenito Demetrio, il cui regno segnò un'epoca di prosperità per Nižnij Novgorod. Tuttavia negli anni 1370-80 i Tatari dello zarevič Arakša cominciarono a devastare i dintorni di Nižnij Novgorod, saccheggiando e uccidendo gli abitanti, e attaccarono e bruciarono la città stessa. Il pericolo, cui veniva continuamente esposta Nižnij Novgorod, fece gradatamente trasferire a Mosca gli abitanti ricchi della città. Intensificatisi così i rapporti con Mosca, dopo la morte del duca Demetrio, i granduchi di Mosca cercarono d'impossessarsi della città: e il duca Vasilij Dmitrievič fece prigioniero il duca di Nižnij Novgorod Boris; nel 1399 il duca Simone Dmitrievič, insieme con i Tatari, devastò e saccheggiò completamente la città. La lotta fra i duchi di Mosca e i duchi di Nižnij Novgorod-Suzdal′ per il possesso di Nižnii Novgorod durò fino al 1417, quando il duca di Niznii Novgorod Daniele Borisovič si sottomise definitivamente, insieme con tutta la sua parentela, alla dinastia di Mosca.

Nel 1445, du ante la spedizione contro Mosca, il khān tataro Ulu Mehmet, impossessatosi di Nižnij Novgorod, la tenne occupata a lungo e vi condusse anche il granduca di Mosca Vasilij Temnyj (il Tetro), fatto prigioniero. Al principio del sec. XVI Nižnij Novgorod servì di punto d'appoggio militare all'espansione dei granduchi di Mosca verso l'Oriente. Nel 1505 gli abitanti di Nižnij Novgorod sotto il comando di Chabar Simskij, respinsero le truppe dello zar tataro Mehmet Anūn, e nel 1508 fu terminata, sui progetti del veneziano Pietro Francesco (Petr Frjazin secondo i Russi) la costruzione delle fortificazioni che circondarono la città. Diventata una fortezza poderosa per quei tempi, Nižnij Novgorod cominciò a prendere uno sviluppo oltremodo rapido. Già nel 1524 fu istituita la fiera di Makar′ev che portò alla città ingenti ricchezze.

Nel sec. XVII Nižnij Novgorod era una delle città più ricche e più popolate della Russia moscovita. Durante i "tempi torbidi" gli abitanti di Nižnij Novgorod si rifiutarono di riconoscere lo Pseudo-Demetrio e, sotto il comando del voivoda Aliab′ev, respinsero le sue truppe, facendo prigioniero il loro generale, il principe Vjazemskij, che fu impiccato come traditore nella città in mezzo al Mercato basso. Di Nižnij Novgorod fu il celebre patriota Kuz′ma Minin il quale portò in aiuto al principe Požarskij, la milizia urbana per difendere Mosca dalle truppe polacche. Nel 1672 venne creata a Nižnij Novgorod la cattedra di metropolita, sulla quale venne posto l'archimandrita Filarete. Pietro il Grande venne per due volte a Nižnij Novgorod durante le sue spedizioni di Azov e di Derbent. Caterina II visito Nižnij Novgorod nel 1767 e, avendo compreso la sua grande importanza commerciale, vi confermò "Il Codice della compagnia di negozianti". Nel 1816 la fiera di Makar′ev di Nižnij Novgorod divenne annuale; alla fine del secolo XIX, la somma degli affari che vi si concludevano raggiungeva l'ammontare di circa 150 milioni di rubli all'anno.

Regione di Nižnij Novgorod. - Il recente rimaneggiamento delle circoscrizioni amministrative della Russia ha portato alla formazione della regione (kraj) di Nižnij Novgorod, detta però ora Gor′kovskij krai, la quale misura 267.300 kmq. con una popolazione di 7.933.900 ab. divisa in 129 rajony, che, a loro volta, comprendono 3421 sel-sovety, o sovieti rurali. Hanno poi titolo di città 36 centri urbani, oltre ad altri 27 centri considerati capoluoghi di rajony.

Nell'ambito della regione rientrano la repubblica dei Ciuvasci, le provincie autonome dei Mari e dei Votiechi; queste dipendono dal Comitato esecutivo della regione, mentre invece la prima è alle dipendenze del Comitato centrale esecutivo. La regione di Nižnij Novgorod confina a NO. con la regione del Nord (Severnij kraj); a NE. con la provincia autonoma dei Komi o Sirieni, ad E. con la provincia dell'Ural (Uralskaja oblast′), a S. con la repubblica dei Tatari e la regione del Medio Volga (Sredne-Volžskij kraj); ad O. per breve tratto con la provincia di Mosca e la provincia industriale d'Ivanovo (Ivanovskaja promyšlennaja oblast′). Il territorio della regione di Nižnij Novgorod è quasi ovunque pianeggiante, specialmente a N. del corso del Volga; a S. invece si disegnano profondi alvei; frequenti sono pure gli ovragi, burroni scavati dalle acque piovane. Il clima è rigido e umido; e i corsi d'acqua, il Volga con i suoi affluenti Oka e Sura da destra, Vetluga e Vjatka da sinistra, sono gelati per cinque o sei mesi. La maggior parte della regione è occupata da foreste, che alimentano molte industrie del legno e dànno luogo a un attivo commercio di legnami e sottoprodotti del legno. L'agricoltura, date le condizioni particolari del clima, non è molto sviluppata; vi si coltivano segala, orzo, avena; discreto è il prodotto della caccia e dell'apicoltura. Scarsa importanza hanno le industrie.

Le comunicazioni sono costituite dalla navigazione fluviale sul Volga, dalle linee ferroviarie per Mosca, per Kazan′, e dalla linea Leningrado-Vologda-Vjatka-Sverdlovsk, da cui si stacca a Kotel′nič un tronco per Nižnij Novgorod.

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