Occasionalismo

Dizionario di filosofia (2009)

occasionalismo


In generale, ogni dottrina che, nella dipendenza di un fenomeno da un altro fenomeno, veda soltanto una «causa occasionale» rispetto alla causa reale costituita dall’azione dell’universale principio divino, determinante l’accadere del tutto. In partic., poi, con il nome di o. si designa il complesso storico di dottrine che, dopo la distinzione cartesiana delle due sostanze (res cogitans e res extensa), cercò di spiegare il rapporto tra l’accadere psichico e l’accadere corporeo, e che viene perciò anche chiamato più specificamente «o. psicofisico». Dalle limitazioni e dalle critiche alla teoria cartesiana dell’influxus physicus (Clauberg, L. Delaforge) sorse l’o. propriamente detto di Geulincx, negante ogni diretta dipendenza causale tra le due sostanze e sostenente che la corrispondenza tra l’attività psichica e l’attività corporea deriva da un accordo tra esse stabilito da Dio: esse procederebbero come due orologi indicanti perfettamente la stessa ora, senza che il meccanismo dell’uno influisca per nulla su quello dell’altro. Questo o., approfondito soprattutto del versante gnoseologico da Malebranche, fu per certi aspetti ripreso da Leibniz nella dottrina dell’«armonia prestabilita».