PAMPHILI, Olimpia

Enciclopedia Italiana (1935)

PAMPHILI, Olimpia

Rosario Russo

Di casato Maidalchini, nacque a Viterbo nel 1594; si sposò in prime nozze con Paolo Nini e in seconde con Pamfilio Pamphili, fratello del papa Innocenzo X. Intelligente, energica, non bella, ma molto ambiziosa, con le ricchezze si procurò sul cognato un grande ascendente, fornendogli i mezzi per fare carriera. Subito dopo l'elezione d'Innocenzo X, si acquistò una posizione preminente in Curia; il figlio Camillo ebbe il posto di cardinal nepote. Ma anche dopo che Camillo, rinunziando al cardinalato, si fu sposato, contro il volere della madre, con Olimpia Aldobrandini, O. mantenne la sua influenza sul papa. Avendo però protestato violentemente contro la nomina di Camillo Astalli a cardinal nepote (card. Pamphili), cadde in disgrazia (1649). Riacquistato il favore del papa, fece allontanare da Roma il cardinale Pamphili e contrappose al cardinale Chigi, nuovo segretario di stato, una propria creatura, il card. D. Azzolino. La sua influenza divenne sempre più dannosa alla buona reputazione del papa, a mano a mano che la vecchiaia di costui avanzava. Avida di ricchezza, appena capì che la fine del papa era prossima, mise in salvo i tesori accumulati durante il pontificato del cognato e non volle contribuire alla spesa del sarcofago. L'opinione pubblica infierì contro di lei con le pasquinate. Nel conclave che seguì alla morte di Innocenzo X, O. intrigò perché fosse eletto un papa favorevole alla sua casa. Ma il nuovo papa, Alessandro VII, agì severamente contro di lei. Mentre si raccoglievano documenti per un processo, il papa le intimò di allontanarsi da Roma, e di ritirarsi a Orvieto. Obbedì; due anni dopo fuggì da Viterbo, per la peste, e si ritirò a San Martino, dove morì abbandonata da tutti nell'agosto o settembre 1657. Lasciò due milioni di scudi d'oro. (V. anche II, tav. LV).

Bibl.: Gualdi, Vita di donna O. Maidalchini, Cosmopoli 1666; I. Ciampi, Innocenzo e la sua corte, Roma 1878; id., La fine di donna O. P. e le sue memorie a Roma, in Nuova Antologia, 1877; G. Ademollo, I narratori della vita di donna O. P., in Rassegna settimanale, 1878, n. 6; L. Pastor, Storia dei papi, trad. it., XIV, 1, Roma 1932, p. 27 segg.