OMEGNA

Enciclopedia Italiana (1935)

OMEGNA (A. T., 20-21)

Piero LANDINI

Comune della provincia di Novara (Piemonte), a 295 m. s. m.; sorge sulla sponda settentrionale del Lago d'Orta e si estende lungo il fondo valle, dove scorre la Nigoglia, emissario del lago, e lo Strona, in cui la Nigoglia dopo breve tratto si getta, fondo valle chiuso tra le dirupate pendici granitiche del Mottarone (m. 1491) a oriente e quelle dei monti Zuccaro (m. 1319) e Castellaccio (m. 890) a occidente. Il centro, che nel 1931 contava 5914 abitanti, si è spinto verso N. sino a congiungersi con Crusinallo, che ha anch'esso notevoli industrie. Omegna, importante nodo stradale per le comunicazioni con i centri rivieraschi, è servita dalla ferrovia Novara-Domodossola, dalla tramvia elettrica che conduce a Pallanza, da numerose linee automobilistiche e da un servizio regolare di navigazione.

Il comune con l'aggregazione (febbraio 1928) dei comuni di Crusinallo, Crana Gattugno, Cireggio, Agrano, raggiunse la superficie di kmq. 28,73; una popolazione di 10.963 ab. (1931) e una densità di 382 ab. per kmq. Il comune negli attuali confini contava, nel 1838, sole 2902 persone. Nelle industrie erano nel 1927 impiegati 4602 operai, di cui 2263 in Omegna (industrie siderurgiche e meccaniche, del legno, delle pelli, ecc.) e 2196 in Crusinallo (cotonifici, cartiere, fonderie, ecc.).

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