ORBIANA

Enciclopedia dell' Arte Antica (1963)

ORBIANA (Cneia Seia Herennia Sallustia Orba Babbia Orbiana)

R. Calza

Imperatrice romana conosciuta sotto il nome abbreviato di Seia Sallustia Orbiana; una delle tre mogli di Alessandro Severo. Imperatrice tra il 225-229; fu ripudiata dal marito per ragioni che ebbero diverse interpretazioni. Nota solo dalle monete e dalle iscrizioni, di cui alcune con nome abraso (ad esempio G. I. L., x, 1654).

Tra i numerosi ritratti a lei attribuiti (Villa Albani, 2260; Ny Carlsberg, 732 b, Vaticano, Belvedere, 42, ecc.) solo il bel busto colossale del museo di Ostia, n. 26, sebbene molto deturpato, per dimensioni colossali, per le tracce d'un diadema sul capo e per affinità fisionomiche con le effigi monetali, potrebbe essere preso in considerazione. L'ipotesi trova conferma in una testa, che è quasi una replica, del Museo del Louvre, 2259, riconosciuta già dal Bernoulli come immagine della giovane imperatrice. A quest'ultima può associarsi anche il ritratto del Museo Torlonia, 602, da Porto. Le tre effigi si presentano con eguale freschezza di esecuzione; in tutte e tre il volto ha la stessa sodezza giovanile, illuminata dallo sguardo intelligente e da un sorriso che dà alle immagini un profondo senso di vita.

Bibl.: Fluss, in Pauly-Wissowa, II A, I, 1923, c. 1128 s., s. v. Seius, n. 22; U. Kahrstedt, Frauen auf antiken Münzen, in Klio, X, 1910, p. 308; H. Cohen, Monn. Emp., IV, p. 480 s.; J. Babelon, Imperatrices syriennes, Parigi 1957, pp. 251-56; K. Wessel, Röm. Frauenfrisur. von der Severischen bis zur Konstant. Zeit, in Arch. Anz., LXI-LXII, 1946-1947, c. 66, f. II; J. J. Bernoulli, Die Bildn. Röm. Kaiser, Stoccarda 1894, II, 3, p. 106, tav. XXXI; E. Michon, Catal. somm. du Mus. du Louvre, Parigi 1923, Sale des Saisons, 125; B. M. Felletti-Maj, Iconografia Romana da Severo Alessandro a M. Aurelio Carino, Roma 1958, p. 103 ss.; R. Calza, Museo Ostiense (Itinerari, 79), 1962, s. VII, 5.

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