OREL

Enciclopedia Italiana (1935)

OREL (pr. ariól; A. T., 69-70)

Giorgio Pullè
Sergio Volkobrun

Città della Russia centrale, situata alla confluenza dell'Orlik con l'Oka, che, in questo punto, ha già una larghezza di 120 m. Sotto il regime zarista fu capoluogo del governatorato omonimo, e tale rimase per qualche tempo anche dopo la rivoluzione; ora è semplice capoluogo di uno dei 144 distretti in cui è stata divisa la provincia delle Terre Nere Centrali; con altre sei città ha il privilegio di avere un'amministrazione indipendente di cui è responsabile soltanto verso il Comitato esecutivo provinciale. Ad Orel s'incrociano la linea, che da Mosca per Tula e Kursk conduce in Crimea, e la linea che da Varsavia, Gomel′ e Elec giunge a Stalingrado sul Volga. Orel possiede inoltre un aeroporto. La popolazione ammontava nel 1933 a 83.317 ab., di contro ai 70.000 ch'essa contava agl'inizî del secolo. La città non offre attrattiva alcuna, anzi il quartiere nei pressi della stazione presenta aspetto miserevole; migliore è la parte che si trova oltre l'Orlik, con i principali edifici pubblici e le chiese, fra cui la cattedrale dei Ss. Pietro e Paolo, costruita fra il 1794 e il 1861, e con un bel giardino pubblico, musei e scuole superiori. Le industrie sono rappresentate da fonderie e da fabbriche di calzature.

Storia. - La città fu costruita sotto il regno dello zar Ivan il Terribile (verso il 1564) sul fiume Orlik, per la difesa dei confini del regno moscovita. Nel 1605 fu occupata dal falso Demetrio, venuto da Putivl′. Ad Orel si rifugiò il secondo falso Demetrio ad aspettarvi l'arrivo delle truppe polacche che vi furono condotte nell'inverno del 1606 dal principe Rożiński. Qui era venuto Zaruckij con i cosacchi e 3000 cosacchi del Zaporož e. Con tali forze il falso Demetrio nella primavera del 1607 marciò su Mosca. Dopo la sua caduta, Orel giurò fedeltà al principe reale (korolevič) Vladislav, ma ciò non impedì che le truppe polacche riuscissero a distruggerla.

La decadenza di Orel durò fino al 1636, quando fu rinnovata dallo zar Michail Feodorovič. Dopo l'incendio del 1673, la città fu trasportata dove si trova attualmente, sul monte Jamskaja, allo sbocco del fiume Orlik nell'Oka. Qui la città fu fortificata. Sotto il regno di Pietro il Grande era rinomata per la fabbrica di tela per vele, la prima fondata in Russia. Nel sec. XVIII e XIX prese un forte sviluppo grazie alla sua posizione, per cui era il punto di partenza della navigazione sull'Oka. Nel 1775 divenne capoluogo di provincia. Prima della rivoluzione è stata uno dei più importanti centri di commercio del grano.

Bibl.: Sbornik "Rossija", II, Srednerusskaja černozem. oblast′, 1902.

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