OROSCOPO

Enciclopedia Italiana (1935)

OROSCOPO (dal gr. ὥρα "ora, tempo" e σκοπέω "osservo")

Nicola TURCHI

È propriamente la situazione delle stelle osservata all'ora della nascita di un individuo. Detta situazione si calcolava osservando con un apposito strumento, chiamato horoscopium (gr. ὡροσκοπεῖον), quali stelle emergessero in quel momento sull'orizzonte. Si chiama oroscopo anche la previsione circa il destino di un individuo fatta in base a detta osservazione.

Base dell'osservazione è quella delle 12 "case" o "mansioni" del cielo, dove si trova uno dei segni zodiacali in congiunzione con uno dei sette pianeti. Dato che i segni zodiacali e i pianeti hanno una serie fissa di sedi e di movimenti, determinato quello che emergeva (o che era ascendente, in linguaggio astrologico) nel momento della nascita, era possibile, dati i significati e le virtù di costellazioni e pianeti conforme all'astrologia (v.), fissare il destino al quale l'individuo avrebbe soggiaciuto durante tutta la sua vita. Il libro III dell'Astronomicon di Manilio e il Quadripartito di Claudio Tolomeo sono le fonti precipue delle operazioni oroscopiche.