Ortodossia

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In senso generico, retta credenza, conformità ai principi di una determinata religione, della quale si accetta integralmente la dottrina. In generale, è un principio sostenuto dalle religioni che si richiamano a una rivelazione, come l’islamismo. Nell’ebraismo dal 19° sec. o. indica la componente fedele alla tradizione, rabbinica in opposizione ai vari gruppi di riformisti.

Nella teologia cattolica, o. è l’accettazione completa della dottrina rivelata da Cristo e insegnata dal magistero della Chiesa romana. Il concetto nasce nelle prime comunità cristiane a significare l’unità della fede contro le tendenze giudaizzanti, scismatiche ed eretiche, secondo l’enunciato dell’epistolario paolino: «Un Signore, una fede, un battesimo». Nell’età patristica la preoccupazione di conservare intatta la fede ricevuta da Cristo e dagli apostoli si accentua nella lotta contro le eresie. S. Agostino, usando espressamente il termine o., nota che solo nell’o. c’è la salvezza. Lo stesso principio è ribadito nei simboli della fede e nei decreti del magistero della Chiesa, a partire dal simbolo atanasiano, probabilmente del 5° secolo. La Chiesa, tuttavia, con la stessa chiarezza con la quale afferma la necessità dell’o. per salvarsi, afferma anche il principio della salvezza per quanti la ignorano completamente, o per quanti, in buona fede, sono fuori del suo corpo visibile.

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