HOMOLKA, Oscar

Enciclopedia del Cinema (2003)

Homolka, Oscar (propr. Oskar)

Anton Giulio Mancino

Attore teatrale, cinematografico e televisivo austriaco, nato a Vienna il 12 agosto 1898 e morto nel Sussex (Inghilterra) il 27 gennaio 1978. Grande caratterista, dopo una iniziale carriera in Germania si affermò in Inghilterra, diretto da Alfred Hitchcock, nel ruolo di un terrorista dalla doppia vita in Sabotage (1936; Sabotaggio). A partire da questo film, lo sguardo misterioso (nonostante il fisico paffuto), sottolineato da un timbro gutturale e da un accento straniero, l'avrebbe reso inconfondibile nell'impersonare individui pericolosi, ambigui o poco raccomandabili, legati spesso a complotti o a losche trame tipiche degli anni della guerra fredda. Trasferitosi negli Stati Uniti, vi continuò la sua prolifica carriera, il cui più significativo riconoscimento fu rappresentato dalla nomination all'Oscar come miglior attore non protagonista ottenuta nel 1949 per I remember Mama (1948; Mamma ti ricordo!) di George Stevens.

Dopo gli studi presso l'Akademie für Musik und darstellende Kunst (1915-1917) di Vienna, intraprese la carriera teatrale, debuttando nel 1918 alla Komödienhaus della stessa città. Nel 1924 si trasferì in Germania, dove lavorò, tra l'altro, al Deutsches Theater berlinese di Max Reinhardt. Esordì sul grande schermo nel 1926 con Die Abenteuer eines Zehnmarkscheines di Berthold Viertel; tra i successivi film girati in Germania, va ricordato Dirnentragödie (1927) di Bruno Rahn. Nel 1935, due anni dopo l'ascesa al potere di A. Hitler, si trasferì in Gran Bretagna, e lì interpretò uno dei suoi ruoli più significativi in Sabotage, ricavato da The secret agent di J. Conrad: la tormentata, subdola e sinistra spia che soccombe per caso durante una colluttazione con la consorte (Sylvia Sidney), del cui fratellino ha causato la tragica morte durante un attentato.Nel 1937 si trasferì negli Stati Uniti; il suo primo film fu Ebb tide (1937; L'isola delle perle) di James Hogan. Tra i moltissimi ruoli interpretati in quegli anni, il più celebre resta quello del simpatico e burbanzoso zio Chris in I remember Mama, un baffuto e zoppicante ubriacone perennemente chiassoso, allegro con i più piccoli ma brusco e scortese con le sorelle bigotte, con il quale l'attore riuscì molto bene a bilanciare felicemente i momenti drammatici e quelli patetici del film. Ma vanno ricordati anche altri suoi personaggi, quali l'infido Antro di Seven sinners (1940; La taverna dei sette peccati) di Tay Garnett, il commissario Vasiliev di Comrade X (1940; Corrispondente X) di King Vidor, il professor Gurkakoff di Ball of fire (1941; Colpo di fulmine) di Howard Hawks, e il Maxim Litvinov di Mission to Moscow (1943) di Michael Curtiz, film controverso e ben presto inviso, quando l'ondata anticomunista investì Hollywood all'indomani della Seconda guerra mondiale. H. fu anche il generale Kutuzov in War and peace (1955; Guerra e pace) di K. Vidor, il dottor Emerich in A farewell to arms (1957; Addio alle armi) di Charles Vidor, Savelic in La tempesta (1958) di Alberto Lattuada. Tornato in Inghilterra nel 1966, vi interpretò tra l'altro il generale Golitsyn in The tamarind seed (1974; Il seme del tamarindo) di Blake Edwards, che fu anche il suo ultimo film per il cinema.

Bibliografia

J.-L. Passek, Oscar Homolka, in "Cinéma", avril 1978.

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