APOSTOLICI, PADRI

Enciclopedia Italiana (1929)

APOSTOLICI, PADRI

Alberto Pincherle

. L'aggettivo "apostolico" si trova, fin dal sec. II, riferito a cose o persone in istretta relazione con gli Apostoli: perciò il Cotelier lo usò per designare un gruppo di scrittori, contemporanei o immediati successori degli Apostoli, le cui opere, ritenute talvolta ispirate, non furono tuttavia comprese nel Canone (v.). Fanno parte di questa categoria la Didachè o Dottrina dei XII Apostoli alle genti, l'Epistola di Barnaba, quelle di Ignazio di Antiochia, e di Policarpo di Smirne (con la relazione del martirio), quella di Clemente romano (e l'omelia falsamente attribuitagli come II Clementis), il Pastore di Erma, la Lettera a Diogneto e i frammenti superstiti di Papia. È una serie di scritti in cui cogliamo sul vivo, attraverso scrittori differentissimi provenienti da chiese diverse, il graduale adattarsi del cristianesimo al mondo circostante e la sua sorprendente diffusione, con tutti i problemi cui essa diede origine: dai problemi pratici dell'organizzazione ecclesiastica, della preghiera, del rito, dei rapporti con il giudaismo e con il mondo greco-romano alla penitenza, dai doveri morali del cristiano alla difesa contro le accuse rivolte alla nuova religione, per cui la Lettera a Diogneto forma come l'anello di congiunzione tra questo gruppo di scrittori e gli apologisti del sec. II. In questi fatti, assai più che nella loro collocazione cronologica, è da cercare il legame che permette di porre in un'unica categoria scritti tra loro tanto diversi. La critica indipendente moderna, per la quale le Lettere cattoliche e le Pastorali dalla tradizione attribuite a S. Paolo sono pur esse opera del sec. II, preferisce ormai parlare di "letteratura cristiana primitiva" in genere, senza distinzione tra opere ispirate ed extracanoniche; insistendo sul fatto che, dal punto di vista letterario, sono rappresentati nei Padri Apostolici tutti i "generi" che si ritrovano nel Nuovo Testamento: dall'epistola morale, o parenetica, e dogmatizzante (sul modello di S. Paolo, e non senza influenza letteraria della διατριβή cinico-stoica) fino all'Apocalisse.

Edizioni: Le più recenti sono: F. X. Funk, Patres Apostolici, Tubinga 1901; Les Pères Apostoliques, in 4 voll., a cura di varî, nella collezione Textes et documents pour l'étude historique du christianisme, di H. Hemmer e P. Lejay (testo e trad. francese a fronte), Parigi 1909-12; K. Lake, The Apostolic Fathers (testo e trad. inglese), nella Loeb Classical Library: Die Apostolischen Väter, in 4 voll., in Handbuchzum N. Test. (Ergänzungsband), edito da H. Lietzmann, Tubinga 1920-23.

Bibl.: Rimandando per indicazioni bibliografiche più precise agli articoli sulle singole opere, ricordiamo P. Wendland, Die urchristlichen Literaturformen, I, parte 3ª, nel suddetto Handbuch, 3ª ed., Tubinga 1912, p. 377 segg.

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