PAMPLONA

Enciclopedia dell' Arte Antica (1963)

PAMPLONA

A. Balil

Città del N della Spagna, capitale dell'antico regno di Navarra e oggi della provincia dello stesso nome. È l'antica Pompaelo città dei Vasconi appartenente alla Provincia Hispania Citerior Terraconensis.

Fu creata come città stipendiaria da Pompeo Magno nell'anno 75 a. C. mentre si trovava in Spagna per la guerra contro Sertorio. Anche in età augustea era città stipendiaria (Plin., Nat. hist., iii, 24). Tuttavia in età adrianea era già municipio (C.I.L., ii, 2960) e probabilmente da molto prima, almeno dall'età flavia.

La topografia di P. non esclude che la nuova città fosse stata eretta in un insediamento preromano. Tuttavia gli scarsi scavi fatti a P. non hanno dato a conoscere resti anteriori al I sec. d. C. La topografia urbana non è nota. Un testo del IV sec. d. C. (De laude Pampilune epistolae), forse rimaneggiato, dà delle mura romane di P. una descrizione non accettata da alcuni studiosi. Tuttavia le misure indicate non possono ritenersi esagerate e occorre dare, se mai, valore più al fatto che, malgrado la considerevole estensione delle mura descritte, fin'ora non ne sia stato trovato neppure il più piccolo rudere.

Ritrovamenti fortuiti (statue bronzee, colonne, ecc.) segnano l'esistenza di un importante centro vicino alla Calle de la Navarreria. Studî stratigrafici vicino al Duomo segnalano la continuità della vita urbana dal I sec. d. C. al Medioevo.

Ritrovamenti principali sono le suddette statue di bronzo (ora perdute), mosaici (Teseo e il Minotauro, ippocampi, ecc.), un bronzetto raffigurante Mercurio, ecc. I recenti scavi attorno al Duomo hanno dimostrato l'esistenza a P. di una piccola bottega produttrice di terra sigillata.

A P. si trova pure il Museo de Navarra che riunisce le antichità del Regno e raccoglie i materiali trovati dal 1940 in poi, a cura della Institución Príncipe de Viana. Nel museo si conservano i materiali del villaggio celtico hallstattiano di Cortes de Navarra, stele e rilievi tombali nonché epigrafi di diverse località, i mosaici di Andión (opus signinum), P., Liedena e Tudela nonché ceramiche e ritrovamenti varî di altre località e gli oggetti rinvenuti negli scavi stratigrafici di Pamplona.

Bibl.: M. A. Mezquiriz, La excavación estratigráfica de Pompaelo, I, Pamplona 1958; A. Balil, Mosaicos romanos del Conventus Caesarugustanus, in stampa; id., Bronce romano del Castillo de Javier, in Principe de Viana, XXI, 1960, p. 69 ss.

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