BELLEZZA, Paolo

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 7 (1970)

BELLEZZA, Paolo

Pino Fasano

Nacque a Milano. il 25 genn. 1867. Dopo aver compiuto gli studi liceali, fu avviato dal caso a una lunga e intensa carriera di letterato: iscrittosi per un banale errore anziché al Politecnico all'Accademia scientifico-letteraria, volle nondimeno seguire la strada così indicatagli dalla sorte, e l'esito fu senz'altro brillantissimo: si laureò a pieni voti nel 1891, con una tesi su "i fonti e l'autorità storica di Sallustio" che gli fu pubblicata a spese dell'Accademia. Frattanto, nell'ambito degli studi letterari, aveva scoperto una propria decisa vocazione, che era quella delle lingue moderne. Fra il 1889 e il 1895 ottenne successivamente i diplomi per l'insegnamento del tedesco, del francese e dell'inglese. E gli anni fra il 1890 e il 1899 furono prevalentemente spesi dal B. in viaggi d'istruzione in Germania, Francia, Belgio, Inghilterra. Nel 1896 ricevette dall'American Institute of High Studies della Washington University la laurea ad honorem: e degli studi americanisti in Italia si dichiarò, pubblicando nel 1932 una raccolta di novelle indo-americane, uno dei pionieri. Nel 1897 venne incaricato dell'insegnamento dell'inglese al Politecnico di Milano, e tenne quella cattedra fino al 1937: nel 1917 gli fu affidato anche l'insegnamento del tedesco. Nel 1921 ricevette dall'editore Vallardi l'incarico di dirigere la collana di "Pagine straniere". Oltre alle lingue modeme, l'altra grande passione della sua vita di letterato fu l'opera e la biografia del suo grande concittadino, Alessandro Manzoni. Più di cinquecento sono gli studi manzoniani del B., ma egli stesso amava ricordarne tre sopra gli altri. Genio e follia di Alessandro Manzoni era una parodia dei metodi lombrosiani, applicando i quali il B. dimostrava ironicamente le innumerevoli fobie, abulie, monomanie del Manzoni.

"Era pazzo Alessandro Manzoni?" concludeva questo libro, che l'editore Hoepli all'ultimo momento non ebbe il coraggio di pubblicare, e che fu perciò stampato, nel 1898, a spese dell'autore. La contraffazione era così ben riuscita che molti la presero sul serio, e lo stesso Lombroso scrisse ripetutamente al B., ringraziandolo e complimentandosi con lui. Quando il B. rivelò lo scherzo, in due articoli sulla Rassegna nazionale, siattirò naturalmente gli insulti del Lombroso e dei suoi seguaci: ma nonostante gli elogi ricevuti dal Graf, dal D'Ancona, dal Novatidal Renier e dal Fogazzaro, il B. ebbe a lamentare la scarsa risonanza suscitata dall'episodio.

Più importanti appaiono oggi, oltre agli innumerevoli contributi del B. alla biografia manzoniana, le altre due opere che l'autore stesso additava come principale risultato dei suoi studi sul Manzoni: un saggio sulla fortuna dei Promessi Sposi in Europa, contenente accurate analisi delle cattive traduzioni del romanzo (fu per il B. l'occasione di imparare un'altra lingua, il russo), e un'edizione critica, dei Promessi Sposi, illustrata con bellissime acqueforti secentesche.

Il B., che fu anche vivace e brillante conferenziere, si spense a Milano il 10 apr. 1950.

Opere: Idee di Dante e del Rosmini nel Galateo, Milano 1890; Dei fonti e dell'autorità storica di C. Crispo Sallustio, Milano 1891; Studio comparativo sui proverbi inglesi, Milano 1893; La vita e le opere di A. Tennyson, Firenze 1894; Introduzione allo studio dei fonti italiani di Chaucer e primi appunti sullo studio delle letterature straniere, Milano 1895; La "pigrizia" di Alessandro Manzoni, Milano 1897; A. Rosmini e la grande questione letteraria nel secolo XIX, Milano 1897; Genio e follia di A. Manzoni, Milano 1898; "Humour", Milano 1901; Intorno alle versioni inglesi, tedesche e russe dei Promessi Sposi, Milano 1902; A. Manzoni, I Promessi Sposi, edizione critica a cura di P. B., Milano 1908 (2 ediz., Milano 1929); Curiosità dantesche, Milano 1913; Novelle cinesi, con introduzione e note di P. B., Milano 1922; Prose e poesie giapponesi, con introduzione e note di P. B., Milano 1923; Curiosità manzoniane, Milano 1923 (2 ediz., Milano 1951); Irradiazioni e riverberi del pensiero italiano, Milano 1926; A. Manzoni milanese, Milano 1930; Tipi e figure dei "Promessi Sposi", Milano 1931; Federico Borromeo nella vita, nell'opera, negli scritti, Milano 1931; Pius P. P. XI (Achille Ratti), Scritti storici, introduzione di P. B., Firenze 1932; Novelle indo-americane, con introduzione e note di P. B., Milano 1932; Storie d'ogni paese, a cura di P. B., Milano 1938.

Bibl.: A. Fogazzaro, in Per Antonio Rosmini nel Iº centenario della nascita, in Nuova antologia, 1º sett. 1897, p. 19; A. Momigliano, Un'illustrazione secentesca dei "Promessi Sposi" [1930], in Elzeviri, Firenze 1945, pp. 193-196; A. Chiari-F. Ghisalberti, Tutte le opere di A. Manzoni, II, 1, Milano 1954, pp. 794, 822. Notizie biografiche sul B. in T. Rovito, Letterati e giornalisti italiani contemporanei, Napoli 1922, ad vocem; C.Pellizzi, Le lettere italiane nel nostro secolo, Milano 1929, pp. 28, 436; Corriere della Sera, 20 apr. 1950 (necrologio); e soprattutto G. Scarpat, P. B., in Lettere italiane, III, n. 4 (1951), pp. 185-212 (contiene un curriculum vitae scritto in vecchiaia dal B. stesso).

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