Passeriformi

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Ordine di Uccelli Neorniti; cosmopolita, comprende da solo oltre la metà delle specie di uccelli conosciuti. Hanno dimensioni piccole o medie, raramente grandi; ala con 9-10 remiganti primarie, coda di 12, talvolta 10, timoniere; piede tipico con pollice rivolto indietro, adatto a saltare sul terreno e posarsi sugli alberi. I piccoli nascono nudi, ciechi e inetti, e sono nutriti dai genitori nel nido, spesso costruito con cura. Alcuni P. sono insettivori, altri granivori, altri onnivori; vi sono specie migratrici e specie stazionarie.

La sistematica è controversa, di norma i P. sono divisi nei sottordini: Desmodattili (da alcuni inclusi nei Tiranni come infraordine Eurilaimidi), Oscini (o Passeri), e Tiranni; la famiglia Acantisittidi, endemica della Nuova Zelanda, è talvolta classificata in un sottordine indipendente, gli Acantisitti. In alcune classificazioni i P. sono organizzati in 3 gruppi: Acantisittidi, Oscini (siringe complessa, cosmopoliti) e Suboscini (con siringe semplice, pantropicali). I Suboscini comprendono Tiranni (neotropicali) e Eurilaimidi (paleotropicali).

Il sottordine Oscini è il solo rappresentato in Europa (15 famiglie con circa 4000 specie): vi appartengono i corvi, gli storni, i passeri, gli zigoli, le allodole, le ballerine, le pispole, i rampichini, le cince, le averle, i beccofrusoni, le balie, le silvie, i culbianchi, gli scriccioli, i merli d’acqua, le rondini ecc.

fig. A

La famiglia Passeridi comprende 8 generi, tra i quali Passer, ai cui rappresentanti si attribuisce il nome comune passero. Di dimensioni piccole, hanno becco forte e conico, ala lunga circa 8 cm, piedi forti. Stazionari, erratici nella cattiva stagione; nidificano sui tetti, nei muri, in nidi abbandonati e sugli alberi. Introdotti dall’uomo nelle Americhe, Australia, Nuova Zelanda, sono tra le specie avicole più comuni, perché convivono bene con l’uomo. In Italia si trovano le seguenti specie: il passero domestico (Passer domesticus; fig. A), dei paesi subalpini, onnivoro, prolifico, nidifica in aprile-luglio; il passero italiano (o passera d’Italia; Passer italiae; fig. B), specie tipica della penisola, si trova spesso nelle città; il passero mattugio (o montano; Passer montanus; fig. C) preferisce la campagna; in questa specie i due sessi hanno piumaggio simile, contrariamente alle altre; in Italia, Sardegna, Pantelleria, Malta, vivono inoltre forme locali di Passer hispaniolensis (fig. D).

Con il nome passero (o col femminile passera) si indicano anche uccelli appartenenti a generi e a famiglie diverse: il passero giallo (Auripasser [Passer] luteus) vive nell’Africa sub-sahariana in branchi, in vicinanza dell’acqua, nelle savane e subdeserti; il passero repubblicano (Philetairus socius), diffuso in Africa meridionale, è noto per le abitudini sociali (parecchi individui si riuniscono per la costruzione di un tetto comune, sotto al quale le singole coppie fabbricano separatamente i propri nidi, appesi ai rami degli alberi); il passero delle risaie (o fringuello di Giava; Padda oryzivora), diffuso in Indonesia, comune nelle zone coltivate, ha le dimensioni di un passero, becco grande, massiccio, conico, rosso vivo e colore generale nero, con petto grigio-rossastro e ventre bianco; il passero solitario (Monticola solitarius; fig. E) ha colore grigio-blu scuro, ala lunga 125 mm, canto melodioso; in Italia è estivo nelle province settentrionali, sedentario nelle meridionali, piuttosto raro.

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