Patel, Vallabhbhai Jhaverbhai, detto Sardar

Dizionario di Storia (2011)

Patel, Vallabhbhai Jhaverbhai, detto Sardar


Patriota e politico indiano (Nadiad, Gujarat, 1875-Bombay 1950). Di famiglia benestante, perfezionò gli studi in giurisprudenza in Inghilterra; al ritorno in India (1913) avviò una pratica di avvocatura ad Ahmedabad. Nel 1917 aderì all’Indian national congress e divenne assessore (1917-24) e poi presidente del municipio di Ahmedabad. Ispirato dall’esempio del Mahatma Gandhi, condusse con successo campagne di protesta a Kaira (o Kheda, 1918) e a Bardoli (1928), guadagnandosi l’epiteto di Sardar («comandante»). Fra i principali esponenti della corrente conservatrice del Congress – in linea con Gandhi, ma in disaccordo con J. Nehru pensava che l’India avrebbe dovuto costituire un dominio autonomo entro il Commonwealth –, ne venne eletto presidente nel 1931; fu in prima linea nei movimen;ti di Disubbidienza civile (1930-32) e Quit India (1942), e venne ripetutamente arrestato. Fece parte del governo interinale del 1946 e ritenne inevitabile la separazione col Pakistan. Dopo l’ottenimento dell’indipendenza (1947) ebbe il ministero degli Interni e la carica di vice-primo ministro. Fu il principale ed efficacissimo architetto, con V.P. Menon, della politica di integrazione degli ex Stati indigeni nell’Unione Indiana. I quasi 600 diversi poteri in cui si frammentava l’India vennero assorbiti in poco più di un anno nell’Unione Indiana grazie a pazienti negoziati e, solo talvolta, come nel caso di Hyderabad, sede del più potente Stato indiano principesco, per via dell’intervento armato. Centrale fu il suo ruolo nella crisi kashmira nel 1947 (➔ Kashmir). Procuratosi l’appoggio del maharaja, spedì le truppe a consolidare la presenza dell’India nell’area. Nel marzo del 1949 sopravvisse a un incidente aereo in Rajasthan che ne consolidò la fama. Fu, insieme a J. Nehru, con cui ebbe durissimi scontri nell’impostare il primo cammino della nazione unita, il grande artefice della creazione del nuovo Stato dell’India.

1875

Nasce a Nadiad, Gujarat

1913

Dopo gli studi in Inghilterra, avvia una pratica di avvocatura ad Ahmedabad

1917

Aderisce all’Indian national congress

1917-24

Assessore e poi presidente del municipio di Ahmedabad

1918

Conduce con successo campagne di protesta a Kaira e poi a Bardoli (1928), guadagnandosi l’epiteto di Sardar («comandante»)

1930-32

In prima linea nei movimenti di Disubbidienza civile

1931

Presidente del Congress

1942

Aderisce al movimento Quit India

1946

Fa parte del governo interinale

1947

Con l’indipendenza dell’India ottiene il ministero degli Interni e la carica di vice-primo ministro

1949

Sopravvive a un incidente aereo in Rajasthan

1950

Muore a Bombay

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