PATERNÓ

Enciclopedia Italiana (1935)

PATERNÓ (A. T., 27-28-29)

Vincenzo Epifanio

Cittadina della provincia di Catania, da cui dista circa 21 km. Posta a 279 m. s. m., sul declivio meridionale dell'Etna, domina la valle del Simeto. Ha belle e larghe strade e decorosi edifici e culmina con la rupe basaltica su cui fu edificato nel 1073 il castello, che ora vediamo nella forma assunta nel sec. XIV. Su quella rupe spianata in alto, ov'è anche la cattedrale, cominciò a svilupparsi la città primitiva, di cui rimangono qua e là avanzi interessanti. Si crede non lontano da questo luogo un antico centro abitato, forse Hybla Maior o Hybla Geleatis. Era stata sotto il regime feudale dall'epoca normanna; ma fu per qualche tempo, sotto gli Aragonesi, città demaniale; divenne quindi, nel 1567, un principato; fino da allora aveva più di 5000 ab. (1570: ab. 5503). La popol2zione crebbe soprattutto nel sec. XIX. Nel 1931 il comune aveva 31.090 ab. dei quali 28.996 nel centro. Nel territorio del comune (kmq. 183,30), ricco di vigneti e di agrumi, si trovano sorgenti di acque ferruginose e in più di un luogo vulcanetti di fango (salse) più o meno attivi.

© Istituto della Enciclopedia Italiana - Riproduzione riservata