Auster, Paul

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Austeròostë⟩, Paul. -  Scrittore statunitense (n. Newark, New Jersey, 1947), ha incentrato la propria poetica sul caso che domina l'universo, come nella New York trilogy , parodia postmoderna del romanzo poliziesco, e sull'attenzione per l'inverosimile (In the country of last things e Mr Vertigo). Si è dedicato anche alla poesia, alla saggistica e alle sceneggiature cinematografiche.

Vita e opere

Nato in una famiglia ebrea di origine austriaca, ha compiuto gli studi alla Columbia University, completando la sua formazione letteraria con lunghi soggiorni in Francia. Ha esordito nel 1974 con una raccolta poetica, Unearth. Sono seguiti altre raccolte di versi, una pièce teatrale (Laurel and Hardy go to heaven, 1977) e White spaces (1980), primo testo in prosa che prelude a The invention of solitude (1982; trad. it. 1993), originale intreccio di saggio, fiction e autobiografia. Ha raggiunto il successo nel 1987 con la New York trilogy (trad. it. 1987), composta da City of glass (1985), Ghosts (1986) e The locked room (1987). Sorta di parodia postmoderna del romanzo poliziesco, la trilogia scardina le convenzioni del genere, mescolando echi della grande tradizione americana (N. Hawthorne, H. D. Thoreau, E. A. Poe, H. Melville) a suggestioni del nouveau roman, per costruire un universo, sia narrativo sia urbano, dominato dal caso. Il tema della casualità e l'attenzione per l'inverosimile caratterizzano i successivi romanzi: In the country of last things (1987; trad. it. 1996); Moon palace (1989; trad. it. 1990); The music of chance (1990; trad. it. 1991); Leviathan (1992; trad. it. 1995); Mr Vertigo (1994; trad. it. 1995); Timbuktu (1999; trad. it. 1999); The book of illusions (2002; trad. it. 2003); Oracle night (2004; trad. it. 2004); The Brooklyn follies (2005; trad. it. 2005); Travels in the Scriptorium (2007; trad. it. 2007); Man in the dark (2008; trad. it. 2008); Invisible (2009; trad. it. 2009); Sunset Park (2010; trad. it. 2010); Winter journal (2012; trad. it. 2012); 4 3 2 1 (2017; trad. it. 2017); Burning boy: the life and work of Stephen Crane  (2021; trad. it. 2022). A. ha pubblicato inoltre raccolte di saggi (The art of hunger, 1982; The red notebook, 1995, trad. it., insieme con altri scritti, in Esperimento di verità, 2001) e testi autobiografici (Hand to mouth, 1997; trad. it. Sbarcare il lunario, 1997; Report from the interior, 2013; trad. it. 2013; Groundwork. Autobiographical writings, 1979–2012, 2020). Attivo anche nel mondo del cinema, ha firmato le sceneggiature (pubbl. insieme nel 1995; trad. it. 1995) di Smoke e Blue in the face, diretti da W. Wang (entrambi 1995, il secondo in collab. con lo stesso A.), di Lulu on the bridge (pubbl. 1998; trad. it. 1999) e The Inner Life of Martin Frost (pubbl. 2007; trad. it. 2009), film rispettivamente del 1998 e del 2007 di cui ha curato anche la regia. Nel 2023 lo scrittore ha pubblicato il romanzo autobiografico Baumgartner (trad. it. 2023), lucida analisi dalla terra incognita della malattia oncologica.

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