MILJUKOV, Pavel Nikolaevič

Enciclopedia Italiana (1934)

MILJUKOV, Pavel Nikolaevič


Storico e uomo politico russo, nato il 15 gennaio 1859 a Mosca. Si laureò in lettere e nel 1886 fu nominato libero docente di storia russa nell'università moscovita. Durante l'insegnamento, che cessò col 1895, il M. nelle lezioni non cessò d'insistere sulla necessità di riforme politiche e sociali in Russia. Per questo nel 1895 fu espulso da Mosca. Fu per due anni a Rjazan′, poi, nella primavera del 1897, lasciò la Russia ed ebbe la cattedra di storia generale a Sofia; ma, su richiesta del governo russo, gli fu tolto l'incarico. Ritornato in patria, il M. entrò per qualche tempo nella redazione della rivista Mir Božij (Il mondo di Dio), che pubblicò i suoi primi Očerki po istorii russkoj kultury (Saggi di storia della cultura russa), e collaborò all'Enciklopedičeskij slovar′ (Diz. enciclop.) di Brockhaus ed Efron. Arrestato nel 1901, per avere presieduto una riunione studentesca, fu condannato a 6 mesi di carcere; e in carcere portò a termine i suoi Saggi. Dal 1902 al 1904, visse quasi sempre all'estero, prima in Europa, poi negli Stati Uniti, dove tenne lezioni di storia russa. Nacque così un libro, in inglese, Russia and its crisis. All'estero, partecipò all'Unione della liberazione e alla rivista Osvoboždenie (La liberazione) diretta da Pietro Struve. Ritornato in Russia nel 1905, il M. fondò con altri il partito costituzionale democratico (detto dei "cadetti", dalle due lettere iniziali K D). Arrestato nell'agosto del 1905, fu quasi subito rilasciato; ma la sua collaborazione ai giornali Il popolo libero e La libertà del popolo lo fece escludere dalle elezioni per la prima duma. Ciò nonostante egli fu egualmente considerato uno dei capi del partito. Escluso anche dalle elezioni per la seconda duma, fu eletto deputato di Pietroburgo alla terza duma, ai lavori della quale partecipò con tanta intensità da dare una posizione eminente al suo piccolo gruppo nelle file dell'opposizione.

Intensa fu l'attività del M. anche fuori della duma: partecipò all'Unione interparlamentare, cercando di avvicinare alla Russia l'Inghilterra e l'America; fu membro della commissione internazionale Carnegie sulle crudeltà della guerra balcanica. Riconfermato deputato di Pietroburgo dalle elezioni del 1912 per la quarta duma, perseverò nella sua politica diretta a riforme costituzionali. Scoppiata poi, nell'agosto 1914, la guerra mondiale, riconobbe l'inevitabilità della lotta di difesa della Russia contro la Germania, tanto più che riteneva un'eventuale vittoria in guerra, vittoria anche delle idee costituzionali democratiche. Perduto un figlio ventenne sui campi galiziani, il M. non smarrì la sua fede nella necessità della vittoria: donde il suo atteggiamento a favore degli Alleati quando, scoppiata nel febbraio 1917 la rivoluzione, si trovò a far parte del "blocco progressista" presieduto dal principe L′vov e, in qualità di ministro degli Esteri, del primo governo provvisorio. Dopo la rivoluzione d'ottobre che diede il potere in mano ai bolscevichi, il M. dovette lasciare la Russia, ma proseguì senza soste nella sua attività di uomo politico e di scienziato, organizzando le forze antibolsceviche, pubblicando a Parigi un giornale quotidiano Poslednyja novosti (Le ultime notizie) e componendo opere storiche e filosofiche originali.

Enorme è stata la produzione storica e letteraria del M. nel cinquantennio di sua attività, dai lavori di storia economica e finanziaria del principato moscovita e dell'impero russo (il più importante dei quali è senza dubbio quello del 1892: Gosudarstvennoe chozjajstvo Rossii v pervoj četverti XVIII stol. = L'economia statale della Russia nel primo lustro del sec. XVIII) ai famosi Saggi di storia della cultura russa, ai quali è dovuta soprattutto la sua fama di scrittore in Russia e all'estero, grazie alle traduzioni francese, inglese, tedesca. Dei numerosi saggi sparsi nelle riviste russe, solo una parte è stata raccolta in volumi come Iz istorii russkoj intelligencii (Dalla storia dell'"intelligencija" russa); Glavnyja tečenija russkoj istoričeskoj mysli (Le principali correnti del pensiero storico russo). Tra le opere più recenti: Istorija vtoroj russkoj revoljucii (Storia della seconda rivoluzione russa, Sofia 1921-24); Rossija na perelome (La Russia in crisi, Parigi 1927); Nacionalnyj vopros (Il problema nazionale, Berlino 1925); Histoire de Russie (voll. 3, Parigi 1932-33; in collaborazione con altri storici russi e stranieri; una buona metà dell'opera è del M.).

Bibl.: Per le idee e l'attività politica del M., essenziale è la sua opera Russia and its crisis, Londra 1905 (e in frnacese La crise russe, 1907); cfr. inoltre l'articolo di D. J. Šachovskoj, Sojuz Osvoboždnenija (L'unione della liberazione), nella raccolta Zarnicy (Le folgori), II, Pietroburgo 1909 e il libro Tret'ja gosudarstvennaja duma (La terza duma statale), Pietroburgo 1913. Per l'attività svolta dal M. fra la rivoluzione di febbraio e quella di ottobre, v.: L. Trotsky, Histoire de la révolution russe. La révolution de fèvrier, voll. 2, Parigi 1933; passim; id., La révolution d'octobre, voll. 2, Parigi 1934, passim.

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