PECORI-GIRALDI, Guglielmo, conte

Enciclopedia Italiana (1935)

PECORI-GIRALDI, Guglielmo, conte


Maresciallo d'Italia, nato a Firenze il 18 maggio 1856. Uscì dall'Accademia militare di Torino nel 1877 col grado di sottotenente di artiglieria; in seguito frequentò i corsi della scuola di guerra. Ammesso nel corpo di Stato maggiore nel 1887, nel dicembre dello stesso anno fu inviato presso il comando delle truppe d'Africa. Rimpatriato nel 1889 e promosso maggiore nel 1891, prestò servizio per qualche tempo nella fanteria. Nel dicembre 1895, dopo Amba Alagi, tornò in Eritrea, rimanendovi per altri tre anni circa. Colonnello di Stato maggiore nel 1900, fu prima capo di Stato maggiore del corpo d'armata di Firenze, con il generale A. Baldissera, e poi, dall'ottobre 1903, comandante delle truppe coloniali dell'Eritrea. Maggior generale nel 1907, prese il comando della brigata Pisa e poi della Cuneo; nel luglio del 1911, tenente generale, divenne comandante la divisione di Messina. Nell'ottobre 1911 assunse il comando della 1ª divisione mobilitata in Libia; dimesso nel gennaio 1912 e collocato a riposo, per addebiti dimostratisi in seguito infondati, e iscritto nella riserva, fu richiamato in servizio temporaneo il 1° marzo 1915. Comandò la 27ª divisione, e dal 10 agosto 1915 il VII corpo d'armata, nel settore carsico. Il 9 maggio 1916 assunse il comando della 1a armata, con la quale fronteggiò validamente l'offensiva austriaca sugli altipiani e, riammesso in servizio attivo permanente nel febbraio 1917, tenne testa ai rinnovati attacchi nemici del novembre-dicembre 1917. Ai primi di novembre 1918 la 1ª armata avanzò su Rovereto e Trento, spingendosi poi fino alla linea d'armistizio. Il P.-G. fu dall'armistizio al 31 luglio 1919 governatore della Venezia Tridentina.

È stato nominato senatore del regno il 22 febbraio 1919; generale d'esercito per merito di guerra il 21 novembre dello stesso anno; il 17 giugno 1926 maresciallo d'Italia; il 31 dicembre 1929 insignito del Collare della SS. Annunziata. È decorato di medaglia d'argento al valor militare e della gran croce dell'Ordine militare di Savoia.

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