Pentapoli filistea

Dizionario di Storia (2011)

pentapoli filistea


Pentapoli creata al tempo dell’invasione dei «popoli del mare» (1180 a.C. ca.), quando il più importante di essi, quello dei filistei, si stanziò sulla costa merid. della Palestina (cui avrebbe dato il nome), organizzandosi in cinque città-Stato, sul modello già esistente nella zona (città-Stato cananee). Il re di ogni città era detto seren (termine accostato al greco tyrannos). La pentapoli agiva in maniera coordinata contro pericoli esterni. Dalla Bibbia si conoscono le lotte contro Israele e Giuda, con iniziale egemonia filistea (11°-10° sec. a.C.) e successiva stabilizzazione. L’indipendenza finì nel 7° sec. per l’avanzata assira, ma le città mantennero dinastie locali. Le cinque città sono: Gaza (in corrispondenza della città moderna), sbocco al mare della carovaniera sud-arabica e porta dell’Egitto, sotto controllo assiro già con Tiglat-pileser III; Ascalona (Tell ‘Asqalan); Ashdod, provincia assira con Sargon II, poi di nuovo autonoma; Gat, forse Tell al-Safi, che perse presto il suo ruolo; Akkaron o Ekron (Khirbet al-Muqanna, ebr. Tell Miqne).

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