PÉROTIN le Grand

Enciclopedia Italiana (1935)

PÉROTIN le Grand (Magister Perotinus Magnus)

Henry PRUNIERES

Le uniche notizie che si abbiano su questo maestro sono contenute in un trattato anonimo inglese del sec. XIII; in esso si celebra "Magister Perotinus discantor optimus" insieme con Magister Leoninus (v.) al quale il P. è dichiarato superiore. Sembra che sia succeduto a Léonin come maestro di cappella in Notre-Dame a Parigi e si è d'accordo nel ritenere che P. abbia dato assetto definitivo alla polifonia misurata, nata in Francia durante la seconda metà del sec. XII e che da principio ebbe come centro d'irradiazione Parigi.

Il manoscritto della Biblioteca Laurenziana noto sotto il nome di Antifonario di Pietro de' Medici e che in realtà è un'antica copia di composizioni polifoniche del libro del coro di Notre-Dame, contiene un gran numero d'organa e di conduits di P. e della sua scuola. Sue composizioni si trovano anche nei manoscritti di Wolfenbüttel, Madrid e Montpellier. L'attività creativa di P. si svolse tra il 1180 e il 1236. Fino dagli ultimi anni del sec. XII si trova citato il suo famoso quadruplo Viderunt. Sembra che P. sia stato il primo a scrivere a tre e a quattro voci, in uno stile che per la prima volta si può qualificare come contrappuntistico perché è assoggettato a ritmi precisi e perché le varie voci non hanno più l'aria d'essere messe insieme in modo arbitrario. Pare abbia notevole importanza nella storia della notazione musicale. V. anche francia: Musica.

Bibl.: E. Ludwig, Perotinus Magnus, 1921; Die Motette, in G. Adler, Handbuch d. Musikgeschichte, 1930; J. Wolf, Geschichte der Mensural Notation, Lipsia 1904; Wooldridge, The polyphonic period, in Oxford History of Music, 1929.