ANOCHIN, Pëtr Kuz′mič

Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1978)

ANOCHIN, Pëtr Kuz′mič

Nino Dazzi

Fisiologo sovietico (nato a Caricyn, od. Volgograd, il 14 genn. 1898; morto il 6 marzo 1974), laureatosi in medicina nel 1926 all'università di Pietrogrado. Nel 1922 cominciò a lavorare con I. P. Pavlov sui riflessi condizionati. Fu professore di fisiologia a Nižnij Novgorod (1930-1934), direttore di vari laboratori di fisiologia, tra cui l'istituto Secenov di fisiologia a Mosca, e professore di fisiologia all'università di Mosca dal 1955. Nell'ambito della scuola pavloviana fu uno dei principali sostenitori di un approccio neurofisiologico allo studio dei riflessi condizionati. Notevoli, in questa direzione, sono le sue ricerche sull'inibizione (Vnutrennee tormoženie kak problema fiziologii, "L'inibizione interna come problema della fisiologia", 1958) e sui correlati elettroencefalografici dei riflessi condizionati (Elektroencefalografičeskij analiz uslovnogo refleksa, "Analisi elettroencefalografica del riflesso condizionato", 1958). Nelle ultime sue ricerche, riassunte nell'opera fondamentale Biologija i nejrofiziologija uslovnogo refleksa "Biologia e neurofisiologia del riflesso condizionato" 1968), elaborò una concezione unitaria dei meccanismi fisiologici dell'attività comportamentale, basata sul concetto di riflesso condizionato e sui dati della neurofisiologia e della cibernetica. Nel 1972 ottenne il premio Lenin.

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