Glass, Philip

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Compositore statunitense (n. Baltimora 1937). Formatosi musicalmente alla Juilliard School di New York insieme a S. Reich, nel 1964 si è trasferito a Parigi per studiare con N. Boulanger. Tornato in America dopo un lungo soggiorno in India, ha fondato un complesso nel 1968. Il suo stile è caratterizzato dalla ripetizione di piccole formule o incisi (procedimento evidentemente influenzato da pratiche musicali orientali) che subiscono talvolta lievi e impercettibili modifiche. Dato il carattere della sua musica, G. tende a esserne in prima persona interprete. Tra le opere più significative: The civil wars (1984); The sound of a voice (2003), opera teatrale su testo di D. H. Wang; le colonne sonore dei film The hours (2002), Undertow (2004), Taking lives (Identità violate, 2004). Tra i lavori più recenti vanno ancora ricordati Waiting for the Barbarians (2005, tratto dal romanzo di J. M. Coetzee); la Sinfonia n. 8 (2005); The Illusionist (2006); The Passion of Ramakrishna (2006); Appomattox (2007); Sonata per violino e piano (2008); Pendulum (2010). Nel 2015 ha pubblicato la sua autobiografia: Words without music.

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