SCHEIDEMANN, Philipp

Enciclopedia Italiana (1936)

SCHEIDEMANN, Philipp


Uomo politico tedesco, nato il 24 luglio 1865 a Kassel. Tipografo, aderì giovanissimo al partito socialdemocratico. Eletto deputato al Reichstag fin dal 1903, fu chiamato nel 1911 a far parte della direzione del suo partito a Berlino.

Scoppiata la guerra fu, accanto ad Ebert, uno dei capi che indussero il partito ad approvare nella seduta del 4 agosto i crediti militari. Promosse però il 19 luglio 1916 la risoluzione con cui si chiedeva la "pace senza annessione e indennità", che fu detta appunto la "pace di Sch"; ma continuò con la maggioranza ad appoggiare la legislazione di guerra. Nell'ottobre 1918, allorché Max del Baden assunse il cancellierato, Sch. divenne uno dei quattro segretarî di stato senza portafogli, appartenenti al centro e alla democrazia, che dovevano costituire intorno al cancelliere un più ristretto gabinetto per le grandi questioni di politica estera e interna. Dinnanzi all'aggravarsi della situazione, il mattino del 9 novembre 1918 Sch. si dimise dal governo e, a quanto sembra, di sua iniziativa, proclamò a mezzogiorno dal balcone del Reichstag la repubblica. Con Ebert e un altro maggioritario, due "indipendenti" e un comunista formò il cosiddetto "Consiglio dei delegati del popolo", che dichiarò sciolto il Reichstag e indisse le elezioni per l'assemblea costituente. Dopo la vittoria dei maggioritarî, che col centro e i progressisti costituirono la cosiddetta "Coalizione di Weimar", Ebert, eletto presidente provvisorio del Reich, affidò a Sch. l'incarico di costituire il primo gabinetto parlamentare tedesco (13 febbraio 1919). Il nuovo ministero seppe tener testa alle spaventose difficoltà della liquidazione della guerra e del mantenimento dell'ordine.

Quando furono note le condizioni di pace imposte dal congresso di Versailles, lo Sch. dichiarò l'11 maggio che esse erano inaccettabili. La maggioranza dell'assemblea nazionale si dichiarò tuttavia per l'accettazione e lo Sch. si dimise (21 giugno 1919). Senza ritirarsi del tutto dalla vita politica (fu deputato al Reichstag dal 1920 e nel dicembre 1919 fu eletto borgomastro di Kassel) si tenne, da allora, in disparte. Dopo l'avvento del nazionalsocialismo emigrò a Praga (luglio 1933), donde si trasferì in America per tenervi conferenze di propaganda antihitleriana.

Oltre a numerosi opuscoli e discorsi ha pubblicato: Die deutsche Sozialdemokratie u. der Krieg, Breslavia 1916; Es lebe der Frieden, Berlino 1916; Die nächsten Aufgaben der Partei, ivi 1917; Der Feind steht rechts, ivi 1919; Der Zusammenbruch, ivi 1921; Papst, Kaiser u. Sozialdemokratie in ihren Friedensbemühungen 1917, ivi 1921; Memoiren eines Sozialdemokraten, voll. 2, Dresda 1928; Deutsche Politik, Kassel 1929.

Bibl.: E. Kuthner, Ph. Sch., Berlino 1919; H. Leuss, Ph. Sch., ivi 1919.