SOUPAULT, Philippe

Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)

SOUPAULT, Philippe

Vittorio STELLA

Poeta e scrittore francese, nato a Chaville (Seine-et-Oise) il 2 agosto 1897; studiò a Parigi al liceo Condorcet, poi alla facoltà di giurisprudenza. Nel 1917 aderì al manifesto "Esprit Nouveau", redatto da Apollinaire, e l'anno seguente fondò Littérature con L. Aragon e A. Breton. Prese parte poi a Proverbe (1920), pubblicazione dadaista di P. Éluard. Surrealista dall'inizio del movimento, collaborò a Révolution Surréaliste conbribuendo ad esasperarne il carattere paradossale. A differenza dei "cinque" (Aragon, Breton, Éluard, Péret, Unik) non aderì però al partito comunista, onde venne escluso (1926), insieme con A. Artaud, dal gruppo surrealista. Ha dato in seguito la sua collaborazione ad altre riviste letterarie, fra le quali Réalité e La Revue de Paris.

La sua prima raccolta poetica è Aquarium (1917). Nel 1921 pubblicò con Breton Les champs magnétiques, lo scritto teorico del surrealismo dove sono in germe i motivi che porteranno alla rottura con "Dada". Seguono Wetwego (1922), le Chansons des buts et des rois (1925), Georgia (1925), le Poésies complètes (1937), L'arme secrète (1947), Ode à Londres bombardée (1943), il Message de l'île secrète (1948), Chansons (1951), Sans phrases (1953). Al distacco ufficiale seguì in S. un progressivo allontanamento dalla poetica del surrealismo che lo portava ormai a seguire una via propria. All'opera poetica si affiancava l'attività narrativa con Le bon apôtre (1923), Les frères Durandeau (1925), En joue! (1926), Le coeur d'or, Le nègre, Les moribonds (1943), e la saggistica con i libri su H. T. Rousseau (1927), Baudelaire (1927), Paolo Uccello (1928), W. Blake (1928).

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