Gilardi, Piero

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Artista italiano (n. Torino 1942 - m. 2023). Ha iniziato il suo percorso artistico negli anni Sessanta nel clima culturale della Post-Pop Art facendosi conoscere dal grande pubblico con i Tappeti di natura (1965), ricostruzioni in poliuretano espanso di porzioni di ambiente naturale (prati, sottoboschi, greti di fiume) che, coinvolgendo lo spettatore attraverso l’esperienza tattile e corporea, pongono l’accento su uno dei paradossi dell’età moderna in cui il dato naturale viene esperito e superato attraverso un’esperienza totalmente artificiale. Ha partecipato alla nascita dell’Arte Povera e della Land Art e, nel clima fortemente politicizzato della fine degli anni Sessanta, ha interrotto la propria produzione artistica, cercando nuove esperienze di vita nelle aree “periferiche” del pianeta. Il suo ritorno all’arte, negli anni Ottanta, è coinciso con una ricerca interattiva e multimediale, volta al coinvolgimento pieno e dinamico del publico nelle installazioni da lui create (Pulsazioni, Absolut, Shared emotion). Dal 2002 è stato impegnato nella realizzazione del PAV (Parco d’arte vivente) di Torino, aperto nel 2006, centro sperimentale di arte contemporanea integrato nella natura. Tra le numerose personali si segnalano quella alla Pinacoteca comunale, Loggetta Lombardesca, di Ravenna (1999), alla Galleria civica di Modena (2006), al Castello di Rivoli (2012), al PAV di Torino (2013), al MAXXI di Roma (2017), al Michel Rein di Parigi (2020) e al Magazzino Italian Art di New York (2022).

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