Berthelot, Pierre-Eugène-Marcellin

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Chimico e uomo politico francese (Parigi 1827 - ivi 1907). Dal 1851 al 1859 fu al Collège de France come preparatore di A.-J. Balard. Prof. di chimica organica alla scuola superiore di farmacia (1859), insegnò dal 1864 al Collège de France. Membro dell'Accademia delle scienze (1873), segretario perpetuo dal 1889, entrò nel 1901 nell'Accademia di Francia. Nel 1886-87 fu ministro dell'Istruzione pubblica e nel 1895-96 ministro degli Esteri. Fondamentali furono i suoi contributi in chimica organica; realizzò per primo la sintesi totale di diverse sostanze organiche, come quella dell'acetilene, dell'alcole etilico, del benzene, a partire dagli elementi. I suoi studî di chimica organica lo portarono a interessarsi della velocità di esterificazione degli acidi organici con gli alcoli: scoprì che tale reazione non è mai completa e che raggiunge un equilibrio finale tra reagenti e prodotti che dipende dalla concentrazione iniziale dei reagenti. In tal modo pose le premesse per la formulazione della legge di azione di massa. Importanti furono i suoi lavori termochimici: affermò, fra l'altro, che più una reazione è esotermica più stabili sono i suoi prodotti. Interessante fu il contributo di B. in chimica agraria: nei suoi lavori dimostrò che l'azoto atmosferico è in grado di fissarsi sulle piante. Si dedicò anche a studî di filosofia e di storia delle scienze, in particolare alla storia della alchimia antica e medievale. Fra le opere: Traité élémentaire de chimie organique (1872), La synthèse chimique (1876), La chimie au moyen-âge (1893).

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