PIETRO Alfonso

Enciclopedia Italiana (1935)

PIETRO Alfonso

Angelo Monteverdi

Dotto ebreo spagnolo, convertito al cristianesimo e battezzato a Huesca nel 1106 il giorno di S. Pietro, padrino l'aragonese re Alfonso (onde il nome "Petrus Alfonsi" in luogo del nativo nome di Mosè). Scrisse dopo la conversione, in un latino che tradisce dissonanti abitudini mentali, due opere di grande, benché diversa importanza (ed. Migne, Patrologia Latina, CLVII, col. 535 segg.). Il Dialogus fingendo una discussione tra l'autore e un suo antico correligionario, tende a mostrare gli errori del giudaismo e le verità del cristianesimo (non senza accennare di passaggio alla fallacia dell'islamismo), ma sa mantenere un tono sereno ed equanime, raro a quei tempi negli scritti apologetici cristani, rivela una non comune vastità di dottrina, attinta spesso a fonti allora ignote all'Occidente. La Disciplina clericalis, così intitolata perché pretende render "disciplinato" cioè ammaestrato il "chierico" cioè il giovane avviato agli studî, è una preziosa raccolta di racconti (novelle, leggende, favole) che si fingono narrati, tra un contorno di proverbî e di sentenze, da un vecchio arabo al figliuolo, come esempî che l'ammoniscano a ben vivere.

Il libro, sia nell'intelaiatura generale, sia nei singoli racconti e proverbî, deriva, come in massima parte l'autore stesso lascia intendere, da fonti arabe, o in genere orientali; ed ebbe, grazie alla sua grande diffusione, una parte importante nella formazione e nello sviluppo della novellistica occidentale. Se ne fecero riduzioni e traduzioni in verso e in prosa, in latino e in volgare; e ci son rimasti anche i frammenti di una versione prosastica italiana; ma notevoli soprattutto sono i due rifacimenti poetici francesi col titolo di Chastoiement d'un père à son fils. Vi attinsero del resto largamente predicatori, trattatisti, novellatori: in Italia ne raccolsero l'eco, tra gli altri, il Petrarca e il Boccaccio.

Bibl.: Acta societatis scientiarum fennicae, XXXVIII, iv e v, e XLIX, iv, Helsinki 1911, 1912 e 1922 (testo latino e rifacimenti francesi della Disc. cler., pubbl. e illustrati da A. Hilka e W. Soderhjelm); P. Papa, Frammenti di un'antica versione della "Disc. cler." di P. A., Firenze 1891; M. Manitius, Gesch. der latein. Literatur des Mittelalters, III, Monaco 1931, p. 274 segg.

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