BARLIARIO, Pietro

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 6 (1964)

BARLIARIO (Bailardo, Baialardo), Pietro

Alessandro Pratesi

Studioso salernitano di astrologia, medicina e alchimia, vissuto tra la seconda metà del sec. XI e la prima del XII.

La fantasia popolare ne fece ben presto una figura di mago e negromante e lasciò fiorire intorno ad essa innumerevoli episodi fantastici, la maggior parte dei quali ricorrono anche nella leggenda di altri personaggi. Il testo più antico che si conosca, trascritto dal Samelli, risale al 1403: secondo tale narrazione il B., che doveva i suoi poteri soprannaturali al possesso di un libro magico ottenuto attraverso un patto col demonio, si sarebbe pentito in vecchiaia dei suoi errori in seguito alla tragica morte dei nipotinì e, entrato in religione presso i benedettini di Salemo, sarebbe defunto il 24 marzo 1149 all'età di 93 anni, 6 mesi e i i giorni. L'incredibilità dei fatti attribuitigli ha indotto taluno a dubitare anche dell'esistenza del B., tanto più che l'epigrafe tombale, citata a prova della realtà del personaggio storico, non sembra potersi ascrivere a data anteriore al sec. XIII, mentre assai più antiche sono le iscrizioni "Agrippina in pace et Fortunatus et Secundinus" che, trovate accanto alla prima, furono indicate come quelle della moglie e dei nipotini del mago: èprobabile al contrario che i nomi di tali persone siano entrati nella leggenda in seguito all'Arbitrario accostamento.

Se i singoli elementi storici sono suscettibili di dubbio, il loro insieme è sufficiente a garantire che il B. fu un personaggio reale e, praticando la medicina, predilesse in particolare lo studio dei testi arabi di magia; non è possibile invece accertare se occupò la cattedra presso la Scuola medica salernitana. L'Accostamento, proposto con cautela dal Gabotto, tra il B. e un "Petrus Abailardus" prima suddiacono e poi arcidiacono della Chiesa di Trani, il cui nome ricorre in otto documenti tra il febbraio 1181 e il luglio 1214, si risolve in una semplice omonimia.

Della leggenda del B. si conoscono, a parte le infinite varianti della tradizione orale, soprattutto viva in Campania e in Abruzzo, due versioni a stampa, l'una più ampia in novantatré ottave - da ascriversi probabilmente alla prima metà del XVIII secolo - detta "romana"perché risale a Filippo Cataloni romano (Lucca s. d., poi Todì s. d.), l'Altra in trentatré ottave, detta "napoletana" perché uscita a Lucca nel 1799 con il nome di Luca Pazienza napoletano, e Più volte ristampata.

Il volgarizzamento in "Bailardo" del nome originario ha dato anche luogo a frequenti confusioni tra il B. e Abelardo.

Bibl.: D. Bemini, Istoria di tutte l'eresie, a cura di G. Lancisi, III, Roma 1728, p. 104; P. Sarnelli, Lettere ecclessiastiche (sic), I I, Venezia 1740, letteraX XXIX, pp. 88-90; G. B. Tafuri, Istoria degli scrittori nati nei regno di Napoli, II, Napoli 1748, pp. 320-323; G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'italia, II, 1, Brescia 1758, pp. 374 s.; A. Di Meo, Annali critico-diplomatici del Regno di Napoli della mezzana età, X, Napoli 1805, p. 167; S. De Renzi, Storia della medicina in Italia, II, Napoli 1845, pp. 117-119; Id., Collectio Salernitana..., I, Napoli 1852, pp. 291 S. (cfr. III, ibid. 1854, D. 333); G. Paesano, Memorie per servire alla storia della Chiesa salernitana, Salerno 1852, pp. 125-130; F. Sabatini, Abelardo ed Eloisa secondo la tradizione popolare, Roma 1879 (a pp. 66-86 ediz. della leggenda del B. nella versione "romana"); A. D'Ancona, Pietro Abelardo e Pietro Barliario, in La rass. settim. di politica, scienze, lettere ed arti, VI (1880), pp. 374-378; F. Torraca, A Proposito di Pietro Barliarìo, ibid., pp. 379 s.; A. D'Ancona, Un filosofo e un mago: Pietro Abelardo e Pietro Barliario, in Varietà storiche e letterarie, I, Milano 1883, pp. 15-38; F. Gabotto, Il vero Pietro Abailardo (lettera ad A. D'Ancona), in Rass. bibliogr. della letter. ital.,VI (1898), pp. 88-91; E. P. Zottoli, La leggenda di Pietro Barlíario ìn Salerno, in Arch. per lo studio delle tradizioni popolari, XXII (1903), pp. 73 ss.; G. Pansa, La leggenda di Pietro Baialardo e la negromanzia in Abruzzo, in Miti, leggende e superstizioni dell'Abruzzo..., II, Sulmona [1927], pp. 271-284; D. Comparetti, Virgilio nel medio evo, a cura di G. Pasquali, II, Firenze [1941], pp. 119 s., 137 s., 141, 303-305 (a pp. 256-273 nuova ediz. della leggenda nella versione "romana").

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