Piloro

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In anatomia umana, l’orifizio per cui lo stomaco comunica col duodeno; è caratterizzato dalla presenza di un anello muscolare (sfintere pilorico), e dalla disposizione a valvola della mucosa. Per la sua conformazione la valvola pilorica regola, conferendogli un ritmo intermittente, il passaggio del chimo dallo stomaco nel duodeno. L’antro (o vestibolo) pilorico è la piccola tuberosità dello stomaco; il canale pilorico è la porzione terminale dello stomaco, interposta tra l’antro e il duodeno. Le appendici piloriche sono tubi a fondo cieco in cui si prolunga la cavità dell’intestino.

In patologia la pilorite è un processo infiammatorio, acuto o cronico, del p.; raramente isolata, rientra nel quadro della gastrite. Il pilorospasmo, o stenosi ipertrofica del p., è una sindrome caratterizzata da uno stato di contrattura dei fasci muscolari del p. con conseguente diminuzione del calibro, talora fino all’occlusione completa. Ne esiste una forma primitiva, che si osserva in soggetti affetti da distonie neurovegetative o da turbe delle ghiandole a secrezione interna, e una secondaria, conseguente ad affezioni dello stomaco (ulcere, gastriti, neoformazioni), del duodeno (diverticoli, ulcere, duodeniti), dell’intestino (elmintiasi), dell’appendice, della colecisti, del mesentere e del peritoneo (peritoniti plastiche). La sintomatologia clinica è caratterizzata dal ristagno gastrico per la difficoltà o l’impossibilità del transito gastroduodenale. Ne deriva una progressiva dilatazione dello stomaco, con eruttazioni, pirosi, acidità, dolori più o meno violenti e continui in sede epigastrica e vomito. Come conseguenza dell’ipoalimentazione si ha disidratazione, dimagrimento, stitichezza. In taluni casi la cura è chirugica. Il pilorospasmo del lattante è una forma quasi sempre primitiva, che colpisce i neonati nelle prime settimane di vita. È dovuto a un’iperestesia della mucosa antropilorica, con conseguente squilibrio sensitivo-motorio. Si manifesta sin dai primi giorni di vita e presenta evoluzione variabile nello stesso soggetto; è la causa del cosiddetto vomito abituale del lattante. La pilorostenosi può essere dovuta a malattia ulcerosa, a neoplasia, a semplice ipertrofia della tunica muscolare.

In chirurgia, la pilorectomia è l’asportazione della parte pilorica dello stomaco, che si effettua talora in caso di lesioni circoscritte. La piloroplastica è l’intervento di plastica dello sfintere pilorico, tendente ad aumentarne il calibro. È indicata quando si verificano casi di stenosi organica del piloro. La pilorotomia è l’incisione del p., detta anche piloromiotomia. La pilorotomia extramucosa (o operazione di Fredet-Ramstedt) è un intervento per il trattamento delle forme gravi e protratte di pilorospasmo del lattante. Consiste nell’incisione longitudinale e trasversale della tunica sierosa e di quella muscolare del p., attuata in modo tale da rispettare l’integrità della mucosa. La pilororrafia, o sutura del p., si esegue in casi di lesione traumatica o nel corso di più complessi interventi sullo stomaco o sul duodeno.

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