Pink Floyd

Enciclopedia Italiana - VI Appendice (2000)

Pink Floyd

Marta Tedeschini Lalli

Gruppo rock inglese, formato a Londra nel 1965 da R. Waters (n. Great Bookham, Surrey, 1944; basso elettrico), R. Wright (n. Londra 1945; tastiere), N. Mason (n. Birmingham 1945; percussioni) e infine R. "Syd" Barrett (n. Cambridge 1946; voce e chitarra), leader della prima formazione sostituito nel 1968 da D. Gilmour (n. Cambridge 1946). Dopo aver cambiato nei primi mesi diverse denominazioni, il gruppo ha assunto il nome da due musicisti di blues, Pink Anderson e Floyd Council. Già nel 1966 i P. F. hanno cominciato a integrare nelle loro esecuzioni giochi di luce ed effetti scenici diversi, elaborando una forma di spettacolo visivo, oltre che musicale, che è rimasta la cifra caratterizzante la proposta artistica del famoso gruppo.

Alle diapositive proiettate sul corpo dei musicisti e ai fasci di luce a tempo con la batteria si sono presto aggiunti la proiezione di filmati e il primo sistema sonoro quadrifonico mai utilizzato in Inghilterra (in occasione del primo importante concerto del gruppo, il Games for May al Queen Elizabeth Hall nel 1967). Apparati scenici imponenti - come l'enorme maiale volante sulla copertina di Animals, riproposto in diversi concerti degli anni successivi, o il muro costruito in scena tra musicisti e pubblico per The wall - si sono poi susseguiti in tutte le apparizioni del gruppo, la cui proposta artistica ha in effetti trovato luogo di espressione compiuta negli spettacoli dal vivo in tutto il mondo, prima e più che nelle produzioni discografiche; in diversi casi, l'esecuzione pubblica ha preceduto la stessa registrazione dei brani.

Sul piano musicale, i P. F. hanno preso le mosse dall'ambiente underground londinese, introducendo elementi del free-jazz d'avanguardia, per poi volgersi gradualmente verso il rock più tradizionale. I primi 'singoli' prodotti hanno incontrato un modesto successo di vendite, mentre i loro album, fin da The piper at the gates of dawn (1967) e A saucerful of secrets (1968), sono sistematicamente saliti ai vertici delle classifiche dapprima in Gran Bretagna e in seguito in molti altri paesi. Negli album successivi, come Ummagumma (1969), Atom heart mother (1970), Meddle (1971), il gruppo ha cominciato a inserire suites di brani connessi da un unico argomento, proposta che troverà compiuta espressione nella fondamentale trilogia costituita da The dark side of the moon (1973; uno dei maggiori successi di vendite di tutti i tempi), Wish you were here (1975) e Animals (1977). In questa linea di spettacolo 'globale' si inserisce il progetto di The wall (1979) che comprendeva, oltre all'album e allo spettacolo dal vivo proposto in una lunga tournée, anche l'omonimo film diretto da A. Parker (1982).

Gli anni seguenti sono stati segnati da separazioni e dissidi all'interno del complesso, con l'abbandono da parte di Waters dopo la produzione di The final cut (1983). Conclusi alcuni progetti individuali, i P. F. torneranno a proporsi al pubblico nel 1987 con A momentary lapse of reason, seguito anch'esso da una tournée di grande successo: sullo scorcio degli anni Ottanta, i concerti hanno assunto dimensioni sempre più imponenti, sia per quanto riguarda il pubblico presente all'evento (ricordiamo i 200.000 spettatori in piazza S. Marco a Venezia nel 1989), sia per l'ampiezza dei collegamenti radiotelevisivi con tutto il mondo. Dopo Delicate sound of thunder (1988) - una copia del quale fu consegnata in anteprima ai cosmonauti francesi e sovietici della Soyuz TM-7, così come un brano dei P. F., Moonhead, era servito alla BBC da colonna sonora per lo sbarco sulla Luna nel 1969 -, un periodo di silenzio ha preceduto l'uscita di The division bell (1994) e dell'album doppio Pulse (1995), lanciato da uno spettacolo di giochi di luce sull'Empire State Building.

I P. F. hanno inoltre interpretato le colonne sonore per i film Zabriskie Point (1969) di M. Antonioni, More (1969) e La vallée (1972) di B. Schroeder, e collaborato agli inizi degli anni Settanta con il coreografo R. Petit, suonando dal vivo in alcuni spettacoli.

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