PISTA CICLABILE

Enciclopedia Italiana - II Appendice (1949)

PISTA CICLABILE (fr. piste cyclable; ted. Radweg; ingl. cycle track)

Vincenzo MELILLO

Apposita zona della sede stradale esclusivamente riservata alle biciclette con criterî e per scopi analoghi a quelli che consigliano la costruzione di marciapiedi nelle strade urbane. La costruzione di dette piste è particolarmente opportuna quando l'intensità del traffico superi le cento biciclette all'ora e, specie lungo le strade che uniscono i centri abitati con le zone industriali, sportive e turistiche.

Le piste ciclabili si sono sviluppate essenzialmente in Europa, soprattutto in Germania, Olanda e Belgio. In Germania esse sono sistemate nelle città ove spesso costituiscono una fitta rete di comunicazione, mentre in Olanda ed in Belgio anche lungo le autostrade vi sono banchine riservate ai ciclisti. In Italia non ne esistono che rari esempî nelle immediate vicinanze delle maggiori città e lungo le strade statali della pianura padana.

La migliore collocazione di una pista ciclabile è tra la zona riservata ai pedoni e quella riservata al traffico automobilistico. È opportuno che il piano viabile della pista sia sopraelevato rispetto al piano stradale e ribassato rispetto al marciapiede; quando lo spazio lo permetta, strisce protettive di verde (prati, siepi, alberi) devono separare nettamente le zone riservate ai diversi traffici (pedoni, biciclette, autoveicoli, tramvie). Talora la pista, sistemata al limite della carreggiata, si distingue da essa solo per natura, spessore o colore della pavimentazione, che non ha particolari esigenze di costruzione date le limitate sollecitazioni unitarie e l'usura praticamente trascurabile. La larghezza minima della pista è di m. 0,80 per il transito di una bicicletta, di m. 1,70 per il transito di due biciclette nello stesso senso di marcia, di m. 2,50 per due correnti in senso inverso. La soluzione migliore è però quella di sistemare nella stessa strada due piste, ognuna con senso unico di transito. La pendenza longitudinale di una pista ciclabile non deve superare il 5% e deve essere minima nei pressi degli incroci per evitare pericolosi rallentamenti. La pendenza trasversale è invece quella di un comune marciapiede.

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