Pista

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Tratto o spiazzo di terreno opportunamente sistemato, riservato allo svolgimento di corse ippiche, podistiche, automobilistiche, ciclistiche, destinato a essere percorso da determinati veicoli e a ciò opportunamente adattato, con caratteristiche diverse a seconda dello sport a cui è destinato, ma generalmente costituito da un circuito chiuso a forma di anello o di ellisse.

In atletica le p. per gare di corsa sono formate da due rettifili, raccordati da due semicirconferenze. Le gare dei 100 m piani e dei 110 e 80 m ostacoli sono effettuate tutte sul rettifilo: per questo si aggiunge una breve testata su cui si dispongono gli atleti in partenza. Le altre gare si svolgono parte in rettifilo e parte in curva; conseguentemente i punti di partenza sono sfalsati di una lunghezza corrispondente al differente sviluppo delle corsie. Si distinguono p. a manto permeabile (in terra rossa, erba ecc.) e p. a manto impermeabile (in cemento, tartan e anche in altri materiali: il manuale di riferimento è lo IAAF performance specifications for syntetic surface athletics tracks, pienamente accettato da tutti i maggiori costruttori mondiali). Le p. sono costruite sia attorno a campi di calcio, sia in impianti appositi per l’atletica leggera. Secondo la regolamentazione olimpica la p. deve misurare 400 m di lunghezza (minimo 333,33 m) ed essere larga non meno di 7,32 m, se contiene 6 corsie, o 9,76 m, se contiene 8 corsie; la larghezza delle corsie è di 1,22-1,27 m ciascuna. P. coperte sono realizzate in locali chiusi per riunioni effettuate durante la stagione fredda (riunioni indoor). Sono sempre di lunghezza inferiore a quella delle p. all’aperto; per lo più non superano i 200 m. In particolare, nell’atletica leggera sono previste p. per il riscaldamento dei partecipanti alle gare, per non sottoporre a usura quella riservata alle competizioni.

Nel golf, è la zona (lunga in linea d’aria fra 100 e 500 m) che si stende fra la piazzuola di partenza e la piazza (green) in cui è la buca; nello sci, è il percorso su neve battuta per pratiche agonistiche o ricreative (p. verde, blu, rossa, nera, in ordine crescente di difficoltà); nelle gare di salto, la p. di atterraggio è il tratto di terreno coperto di neve predisposto per arrivo a terra dello sciatore; analogamente si hanno p. di lancio, di partenza, di salto ecc. Le p. per gare di bob hanno un tracciato sinuoso con profilo trasversale concavo e forte sopraelevazione in corrispondenza delle curve; il fondo è formato da neve battuta o, sempre più spesso, da uno strato di ghiaccio dello spessore minimo di 19 mm, ottenuto artificialmente grazie a un sistema refrigerante costituito da tubazioni che passano sotto la superficie della pista. Nell’hockey su ghiaccio e a rotelle, con p. si indica il campo di gioco delle due squadre. Nel pattinaggio la p. è realizzata in legno, cemento ecc., per il pattinaggio su rotelle, mentre per il pattinaggio su ghiaccio è costituita da una superficie ghiacciata, ottenuta anche artificialmente, in cui lo spessore dello strato di ghiaccio varia dai 10 ai 12 cm. P. ciclabile, spazio riservato alla mobilità ciclistica, anche urbana.

Per la p. aeroportuale ➔ aeroporto.

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