PODĚBRADY

Enciclopedia Italiana (1935)

PODĚBRADY

Giuseppe RUA
Guido RUATA
Zdenaek KRISTEN

. Stazione idrominerale della Cecoslovacchia, a 50 km. da Praga, sulle rive dell'Elba. Ha sorgenti ferruginose ricchissime d'acido carbonico (sino a c.c. 2140 per litro); che sono usate per bevanda e bagni negli stati anemici e linfatici, nelle malattie della circolazione e del ricambio, nei disturbi gastro enterici. Vi sono pure bagni di fango (torba). Podĕbrady ha uno stabilimento termale, varî alberghi e pensioni.

Benché il territorio di Podĕbrady fosse abitato già nel tempo preistorico, pure soltanto nella prima metà del sec. XII vi fu eretto, in un'isola dell'Elba, un castello, che in seguito diventò centro di un grande e ricco dominio. Verso il 1268 divenne proprietà dei re di Boemia, ma dal 1320 in poi fu ripetutamente dato in pegno a varî signori. Per il matrimonio con Elisa di Lichtenburg passò nel 1350 a Boček di Kunštát, la cui famiglia lo tenne poi fino al 1495. Da essa nacque il celebre re di Boemia, Giorgio di Poděbrady il quale elevò il villaggio a città, a cui conferì numerosi privilegi. Nel 1542 il dominio fu ricomprato definitivamente dal re Ferdinando I e Poděbrady diventò così (e rimase sino al 1836) regia città camerale. Il castello fu in quel tempo (1548-60) del tutto ricostruito dall'architetto italiano Gio. Battista Vostalis de Sala, nella forma presente. Durante la guerra dei Trent'anni la città patì gravi danni ad opera dei Sassoni e degli Svedesi. Il moderno sviluppo di Poděbrady è dovuto alle acque salubri e minerali, di cui si è detto sopra e la cui prima sorgente viene ricordata già nel 1624. Ma fu soltanto al principio del sec. XX che si riuscì a scoprire altre nuove e ricche sorgenti, dopo che vi furono costruiti stabilimenti di bagni e, nel 1926, un grande istituto di cura. Dal 1917 la denominazione ufficiale della città è Lázně Poděbrady (Poděbrady Terme).

Bibl.: A. Sedláček, Hrady zámky a tvrze král. českého (I castelli e le fortezze del regno di Boemia), XII, Praga 1900; Lázně Poděbrady, Praga 1922.