Polanyi

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Chimico e filosofo (Budapest 1891 - Northampton 1976); laureatosi in medicina all'univ. di Budapest, intraprese gli studî di chimica fisica a Karlsruhe, continuati poi a Berlino, segnalandosi per le sue ricerche nel campo della cinetica delle reazioni, della strutturistica a raggi X e dell'adsorbimento. A causa delle persecuzioni razziali, nel 1933 si trasferì a Manchester, dove insegnò chimica fisica, per poi dedicarsi alle scienze sociali (che insegnò a Manchester dal 1948 al 1958 e a Oxford dal 1959 al 1961) e agli studî filosofici. In questo periodo, oltre che su problematiche filosofico-politiche, si concentrò in particolare sull'analisi della conoscenza scientifica, della quale, in opposizione al positivismo e allo scientismo, mise in discussione il preteso carattere oggettivo, sottolineando come ogni conoscenza sia influenzata da presupposti, valori e interessi non sempre esplicitamente formulati; temi, questi, che elaborò soprattutto in Personal knowledge. Towards a post-critical philosophy (1958; trad. it. 1990) e The tacit dimension (1966; trad. it. 1979). Tra le altre opere: Science, faith and society (1946), The study of man (1959; trad. it. 1973), Scientific thought and social reality (1974).

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