CIBURRI, Polidoro

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 25 (1981)

CIBURRI, Polidoro

Francesco F. Mancini

Figlio di Stefano di Paolo, "magister de Perusia", è segnato nella matricola "pietra e legname" di Porta Santa Susanna intorno al 1476 (Perugia, Bibl. comunale Augusta., ms. 977, c. 43v). La sua attività di capomastro muratore e di architetto, che si svolse in prevalenza a Perugia, è tuttavia documentata fin dal 1458, quando, mancando l'acqua alla fonte di piazza "per difetto degli acquedotti, ... si occupò lungo tempo in riparare gli archi" (Mariotti). Il 28 dic. 1469 ebbe l'incarico dal Comune di progettare e costruire "unam scalam in palatio novo", lo scalone della nuova ala del palazzo comunale destinata a residenza dei Priori (Bombe). Il 28 febbr. 1473 portò a compimento lavori purtroppo non precisabili alle strutture fortificate e al cassero della rocca di Città della Pieve (ibid.). L'anno successivo fu chiamato, insieme con Filippo di Giovanni da Como, a stimare la cappella Ranieri "facta in S. Lorenzo" da Agostino di Duccio (Rossi). Il 15 marzo dello stesso anno il suo nome figura accanto a quello di Agostino di Duccio, definito "eius socio", nella realizzazione della "Porta delle due Porte" in prossimità della chiesa di S. Pietro (ibid.).

Il C. non ebbe parte, tuttavia, nell'ideazione del complesso monumentale che spetta per intero ad Agostino, il cui progetto, di legno e di cera, fu approvato dai magistrati del Comune fin dal maggio dell'anno precedente. Egli ebbe invece l'incarico di dirigere i lavori di costruzione di quel complesso, se è a lui che Leone di Matteo, lapicida di origine luganese, prometteva nei termini convenuti la consegna di "totam petram travertini acapezzatam et bozzatam... aptam ad faciendum arcus porte dicti laborerii" (ibid.). Il 18 marzo 1475 il C. e Agostino di Duccio furono confermati nell'ufficio di soprastanti ai lavori della porta (ibid.). Questo incarico venne però revocato (17 aprile) quando il Comune affidò ad Agostino il compito di elaborare un nuovo progetto che conferisse alla porta perugina un aspetto più ricco e maestoso. La traduzione del nuovo modello, approvato e subito accottimato per la somma di 2.000 fiorini, venne ancora affidata al C. che si impegnò a realizzare la struttura nel "tempo de doy anni proxime de venire... secondo la forma del dicto secondo novo desegno" e con il patto di non fare "le figure che se contengono in dicto desegno ma solo le scantie e loche desse figure" (ibid.). I lavori per la "Porta delle due Porte" si protrassero oltre i termini prefissati se, nel 1480, la morte improvvisa del C. impose alla vedova del maestro (Antonia di Bernardino), tutrice degli interessi del figlio (Stefano), di incaricare Antonio Carattoli "fiorentino" dei completamento dell'opera "insino allo spianato dell'arco" (ibid.).

Il C. era ancora impegnato nella messa in opera della porta quando ebbe l'incarico di portare a compimento la ricostruzione della facciata della chiesa di S. Venanzio a Camerino. Anteriormente al marzo 1476 egli assunse infatti un "coptumo laborerii" di 640 fiorini, somma che gli venne corrisposta nell'aprile dell'anno successivo (Santoni-Aleandri).

Subito dopo ottenne un altro cottimo per l'importo di 800 fiorini che fu pagato in due rate successive (2 ag. 1477 e 28 marzo 1478) al suo procuratore - e forse anche socio - Alberto di Pietro Lombardo, maestro originario di Como (ibid.). A quest'ultimo il priore di S. Venanzio, partito il C. da Camerino a lavori non ancora ultimati, affidò l'incarico di completare (14 marzo 1479) la costruzione di un pinnacolo di facciata (ibid.).

Il C. ricoprì in Perugia incarichi pubblici come quello di tecnico del Comune destinato "ad videndum nonnullos castellos comitatus porte Sancti Petri causa providente reparatione" (27 febbr. 1476) e quello di priore delle Arti per il 1478 e per il primo bimestre del 1479 (Arch. di Stato di Perugia, Offici, 12, c. 23r).

Allibrato nel catasto di Porta Santa Susanna (parrocchia di S. Antonino), dove è tassato, insieme con il padre Stefano di Paolo di Arengario e un fratello di nome Franceschino, per la somma di i.870 denari annui (Ibid., Catasti, Igruppo, c. 96rv), il C. è ancora ricordato in un documento dell'aprile 1479 quando paga a Cristoforo e Simone di Giovagnolo "de Valle Lugani" diciotto libbre di denari "per opere date da loro a detto maestro in parecchi luoghi" (Ibid., Notarile, 756, c. 53v). Nello stesso giorno fa quietanza a Lorenzo di Domenico "calzolaro" per la somma di dodici fiorini (ibid., c. 55v).

Il C. morì a Perugia nel 1480.

Sulla base delle opere conservate (scalone del palazzo comunale di Perugia e facciata della chiesa di S. Venanzio a Camerino), peraltro fortemente modificate da numerosi interventi di restauro condotti nei secoli successivi (lo scalone fu, ad esempio, ristrutturato nel 1575 da Vincenzo Danti), e dei dati documentari che si posseggono, è difficile stabilire con esattezza se sia lecito riconoscere al C. la preminenza dei ruolo di architetto rispetto a quello di tecnico-esecutore.

È comunque probabile che i due aspetti - come osserva giustamente il Bombe a proposito della chiesa di S. Venanzio - risultino strettamente collegati nel senso che la sua architettura - di chiara ispirazione albertiana, filtrata per il tramite di Agostino - si sviluppa come logica conseguenza di un'esperienza tecnica maturata nella lunga pratica del mestiere.

Fonti e Bibl.: A. Mariotti, Lettere Pittor. perugine, Perugia 1788, pp. 29, 97; S. Siepi. Descriz. topologico-istorica della città di Perugia, Perugia 1823, pp. 547 s.; A. Rossi, Prospetto cronol. della vita e delle opere di Agostino d'Antonio, in Giorn. di erudiz. artistica, IV(1875). pp. 121, 151, 179, 182 s.; L. Manari, Docc. e note ai cenni storico-artistici della basilica di S. Pietro, in Apologetico, II-V (1864-66), pp. 537-539, n. 38; M. Santoni-V. Aleandri, La chiesa di S. Venanzio a Camerino..., in Rassegna bibliogr. dell'arte ital., IX(1906), pp. 104 s.; W. Bombe, in U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, VI, Leipzig 1911, pp. 567 s.; Diz. di architettura e urbanistica, I, pp. 567 s.

CATEGORIE