POURBUS

Enciclopedia Italiana (1935)

POURBUS

Arthur Laes

Famiglia di pittori fiamminghi, fiorita nei secoli XVI e XVII. Peter, nato a Gouda verso il 1510, morto a Bruges il 30 gennaio 1584, si stabilì in quest'ultima città nel 1538 e vi lavorò presso Lancelot Blondeel. Dipinse soggetti religiosi e ritratti e disegnò anche carte e piante. La maggior parte delle sue opere si conserva a Bruges. Altri quadri di P. si trovano nei musei di Anversa, Amsterdam, Bruxelles, Karlsruhe, Lilla, Parigi (Louvre), Stoccarda, ecc. Non è certo che Peter abbia visitato l'Italia; tuttavia il suo Giudizio universale del 1551 rivela influssi di Michelangelo. Egli appare quindi in Fiandra come un precursore del romanismo. Ma la sua fama è dovuta soprattutto alla sua abilità di ritrattista. A causa di affinità stilistiche, molti dei suoi ritratti sono stati attribuiti a noti pittori suoi contemporanei, quali Antonio Moro, Adrian-Thormasz Key e Willem Key.

Frans I, detto il Vecchio, nato a Bruges nel 1545, morto ad Anversa il 19 settembre 1581, figlio del precedente e padre di Frans II detto il Giovane, fu allievo nel 1562 di Frans Floris ad Anversa; e nel 1569 divenne maestro libero. Nel 1566 aveva progettato di visitare l'Italia, ma s'indugiò a Gand, presso Lucas de Heere e tornò poi ad Anversa. Dipinse soggetti religiosi, ma ha fama soprattutto come ritrattista. Fu un romanista sapiente. Suoi ritratti si trovano in parecchi musei, segnatamente ad Anversa, Berlino, Brunswick (1575), Dresda (1568), Düsseldorf, Gand (1581), Londra (National Gallery e collezione Wallace, 1574), Modena, Vienna (1567). Gli sono stati anche attribuiti molti ritratti che sono opera o di suo padre o di suo figlio.

Frans II, detto il Giovane, figlio del precedente, nato ad Anversa nel 1569, morto a Parigi nel 1622. Anch'egli ritrattista di valore, verso il 1600 lavorò per la corte di Bruxelles, dipingendo i ritratti degli arciduchi Alberto e Isabella. Dal 1600 al 1609 soggiornò in Italia dove divenne pittore ufficiale della corte di Mantova; dal 1600 in poi, dipinse i ritratti del duca e della sua famiglia: Vincenzo I Gonzaga ed Eleonora de' Medici, i figli Francesco, Ferdinando, Vincenzo II, Margherita ed Eleonora Gonzaga. Nel 1603 a Innsbruck eseguì il ritratto di Anna del Tirolo, nipote del duca. Nel 1605-06 a Torino, dipinse i ritratti delle quattro figlie e dei due figli maggiori del duca di Savoia, Carlo Emanuele I. Dopo un soggiorno a Parigi (1606), dove cominciò i ritratti di Maria de' Medici e del Delfino, si recò nel 1607 a Napoli e di nuovo nel 1608 a Torino. Su richiesta di Maria de' Medici, si stabilì definitivamente a Parigi al più tardi nel settembre 1609. Dal 1610 al 1614 eseguì i ritratti di Enrico IV e di Maria de' Medici (1610) e dei figli del re (1611); sotto la reggenza altri ritratti della famiglia reale e nel 1619 un'Annunciazione, attualmente nel museo di Nancy; nel 1620 il S. Francesco che riceve le stigmate ora al Louvre. È stato notato che i ritratti dipinti alla corte di Bruxelles dimostrano l'influsso dei pittori della corte spagnola; che le opere del soggiorno in Italia, nelle quali gl'influssi stranieri sono appena percettibili, segnano il punto culminante dell'artista; che i ritratti di corte dei primi anni di soggiorno a Parigi cominciano a essere più rigidi e che le composizioni religiose preludono, per la loro disposizione classica, all'arte di Philippe de Champaigne e di Nicolas Poussin.

Bibl.: A. Fierens-Gevaert, Les primitifs flamands, II, Bruxelles 1912; id., Hist. de l'art flamand, Bruxelles 1917-18; id., La peinture à Bruges, Bruxelles 1922; P. Wescher (per Frans I il Vecchio e Peter) e L. Burchard (per Frans II il Giovane) in Thieme-Becker, Künstler-Lex., XXVII, Lipsia 1933.

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