PREMOSTRATENSI

Enciclopedia dell' Arte Medievale (1998)

PREMOSTRATENSI

M. Untermann

Ordine di Canonici regolari, derivato da una congregazione di Canonici riformati, fondato da s. Norberto (1080/1085-1134), chierico di Xanten e poi arcivescovo di Magdeburgo; dal nome del fondatore si chiamarono anche Norbertini.Alla base del sistema di vita dei P. erano il cenobio, le liturgie corali, la rinuncia ai beni, l'ascesi e il silenzio, secondo i dettami della Regola di s. Agostino, cui si aggiungeva il rigido Ordo monasterii (non abbracciato dagli altri Canonici riformati). La nascita dell'Ordine fu sancita dalla fondazione del monastero di Notre-Dame et Saint-Jean Baptiste a Prémontré (Praemonstratum), nei pressi di Laon (1119-1120). Negli anni 1120-1126 Norberto ricevette altre dieci fondazioni nella Francia settentrionale, nelle Fiandre, nella Germania occidentale per creare nuovi monasteri o per riformarne altri già esistenti, tra cui Notre-Dame a Floreffe, St. Johann Evangelist a Cappenberg, Notre-Dame a Viviers, S. Michele ad Anversa, St. Maria, Peter und Paul a Ilbenstadt, Saint-Martin a Laon e Notre-Dame a Cuissy. Nel 1126 il papa Onorio II (1124-1130) riconobbe a Norberto e ai confratelli il loro Ordine ascetico a Prémontré e il possesso delle abbazie di filiazione. Nello stesso anno Norberto ricevette la carica di arcivescovo di Magdeburgo. Il suo successore a Prémontré, Ugo di Fosses (m. nel 1164), promulgò per la prima volta regole scritte, creando un'organizzazione centralizzata secondo il modello dei Cistercensi. Analoga a quella dell'Ordine di Cîteaux è anche la creazione dei fratelli conversi, come pure il sistema economico autarchico, basato sulle curtes (curiae). La liturgia premostratense, al pari di quella cistercense, dovette subito uniformarsi al rito romano e divenne, nonostante il suo diffuso carattere vincolante, consuetudine in tutti i monasteri dell'Ordine solo nel corso del Duecento.Alla fine del sec. 12°, rispetto al principio delle filiazioni, venne introdotta un'articolazione dell'Ordine a livello regionale in circarie. Da Magdeburgo vennero creati monasteri premostratensi nella Marca di Brandeburgo e nella regione baltica: a St. Maria und Nikolaus di Jerichow, a St. Marien di Leitzkau, come pure nelle cattedrali di Brandeburgo, Havelberg, Ratzeburg e Riga (1212-1373) e ancora a St. Maria und Vitus di Mildenfurth e a St. Maria und Nikolaus di Arnstein. La Regola di Magdeburgo, contrassegnata dalle tradizioni dei canonici, fu solo blandamente legata a Prémontré.Nel corso del sec. 12°, le fondazioni premostratensi divennero abbazie doppie con annessa comunità femminile. Queste ultime, tuttavia, a partire dalla metà dello stesso secolo scomparvero; solo in poche regioni i monasteri doppi rimasero in vita fino al 16° secolo.Le regole scritte dei P. non contengono alcuna affermazione relativa all'architettura e all'arredo delle chiese: dagli statuti cistercensi essi ereditarono i dettami sulla fondazione dei monasteri e sull'uniformità dei testi liturgici, ma non quelli in cui si vietavano la pittura parietale e la scultura, un ricco arredo per le chiese e la costruzione delle torri.La struttura monastica di epoca medievale di Prémontré si conosce soltanto attraverso un'incisione del 1656 di Louis Barbaran tratta da un disegno di François Buyrette (Parigi, BN, Cab. Estampes, Coll. Fleury); la terza chiesa abbaziale, consacrata nel 1232, presentava un impianto cruciforme con un coro rettangolare, un corpo longitudinale articolato in otto o nove campate, una torre occidentale aggiunta nel 1238-1241 e una torre d'incrocio ottagonale, rinnovata nel 1470-1497. La decorazione a traforo, le vetrate e il jubé furono trasformati tra il 1490 e il 1530 in forme tardogotiche. Gli edifici della clausura furono rinnovati secondo lo stile barocco persino nella sala capitolare gotica a nove campate. Nel 1855 esistevano ancora le rovine della chiesa e del capitolo, demolite dopo il fallito tentativo di rinnovata occupazione nel 1856 e riprodotte nei disegni di Ferdinand von Quast, Amédée Piette e Edouard Fleury (Berlino, Technische Univ., Bibl., Plansammlung; Laon, Arch. dép. de l'Aisne, Fonds Piette; Parigi, BN, Cab. Estampes, Coll. Fleury). Oggi si conservano solamente i resti della cappella romanica di Saint-Norbert.Dei primi edifici dell'Ordine in Francia si è conservata solo la chiesa di Saint-Martin a Laon (v.), costruita nel 1130 come basilica allungata, con copertura piana, transetti più bassi e un coro a due campate coperto a volta. Le torri si trovano al di sopra delle campate orientali delle navatelle. Lungo ognuno dei bracci del transetto si addossano, come negli edifici cistercensi, tre cappelle quadrate. Nel tardo sec. 12° i bracci del transetto furono alzati e coperti, insieme al corpo longitudinale, a volta; nel Trecento la chiesa venne provvista di un grande rosone a traforo aperto nella parete orientale e di una nuova facciata.Di più facile identificazione sono le prime chiese premostratensi tedesche del 12° secolo. Il St. Johan Evangelist di Cappenberg venne costruito intorno al 1122-1149 come una grande basilica a pilastri, molto semplice, con copertura piana e Westwerk. Nella filiazione sorella di St. Maria, Peter und Paul a Ilbenstadt venne realizzata, con diversi cambiamenti di progetto, una chiesa che al principio doveva risultare molto semplice, per poi raggiungere una sempre più complessa articolazione con una facciata a doppia torre e una ricca decorazione architettonica; anche in questo edificio solo il coro, riconsacrato nel 1159, risulta coperto a volta. A partire dal 1130 ca. iniziarono i lavori alla chiesa di St. Maria, Andreas und Magdalena a Knechtsteden, che al principio vide attivo un cantiere originario della regione di Prémontré. La zona orientale di questa chiesa, con transetto, presbiterio, abside, due torri e due absidi sul transetto, corrisponde a quelle delle poco più recenti chiese dell'Ordine di St. Maria und Nikolaus ad Arnstein e di St. Peter a Merzig.Nel sec. 12° e nei primi tempi del successivo, le abbazie per la maggior parte seguirono le tradizioni regionali e si servirono per i loro cantieri di manodopera locale, come appare con grande evidenza nelle basiliche a tre navate su pilastri romaniche e tardoromaniche nella Germania occidentale e centrale (St. Johann Evangelist und Baptist a Hamborn, St. Maria und Johann Evangelist a Vessra, St. Maria und Vitus a Mildenfurth, St. Johann Baptist a Spieskappel, St. Maria a Konradsdorf), in quella meridionale (St. Maria a Windberg, St. Johann Baptist a Steingaden, St. Peter und Johann Evangelist a Ursberg, Allerheiligenkirche ad Allerheiligen), in Boemia e Moravia (S. Maria a Teplá, S. Vito a Louka, presso Znojmo, S. Maria a Milevsko), in Ungheria (S. Giovanni Battista a Zsámbék, S. Maria a Ócsa, S. Maria a Türje) e in Spagna (Nuestra Señora di Retuerta, San Pelayo ad Arenillas de San Pelayo, Santa María la Real ad Aguilar de Campóo). Edifici poveri sotto il profilo decorativo si affiancavano a chiese e soprattutto a chiostri contraddistinti da un ricco apparato plastico di capitelli figurati (Aguilar de Campóo, ora a Madrid, Mus. Arqueológico Nac.; New York, Metropolitan Mus. of Art, The Cloisters; Fontcaude). Il perdurare di forme romaniche corrisponde ogni volta a un uso regionale e non a un arcaismo consapevole. Le chiese premostratensi di epoca gotica dell'Ile-de-France (Prémontré, Cuissy) sono poco leggibili; in quella regione si è conservata solamente la grande chiesa abbaziale di Saint-Yved a Braine, riccamente decorata.Evidentemente più modeste sono le chiese ad aula con transetto o cappelle laterali, così come sorsero in molte regioni europee: in Europa settentrionale (S. Maria a Vä, in Svezia, con abside dipinta) e orientale (S. Maria a Bíňa, Rep. Ceca), in Frisia (Ss. Bonifacio e Paolo a Dokkum), nell'area borgognona della Svizzera (Notre-Dame a Bellelay), nella Francia centrale e meridionale (Saint-Jacques a Doue, Notre-Dame ad Arthous) e in Spagna (Nuestra Señora di Bugedo de Juarros). La chiesa ad aula allungata di Arthous era divisa da un muro; non è chiaro se in questo edificio si sia in presenza di una separazione tra il coro dei conversi e quello dei canonici o tra quello delle donne e quello degli uomini. Numerosi monasteri più piccoli si accontentarono di chiese ad aula prive di transetto con coro rettangolare o abside: in Ungheria S. Jacopo a Móriczhida (Árpás), in Frisia St. Nikolaus a Barthe (scavata nel 1990), in Aquitania Notre-Dame a Lahonce. Anche questi impianti ad aula prevedevano spesso un corpo di fabbrica occidentale a due torri.Nelle regioni della Francia e in quelle limitrofe i P. utilizzarono spesso tipologie edilizie caratteristiche per l'ambito cistercense. La pianta dello 'schema bernardino', con un coro corto e quadrato e quattro o sei cappelle quadrate nel transetto, compare solo nel tardo sec. 12° a Saint-Pierre di Etival (dip. Vosges), addirittura con copertura a botte spezzata nella zona delle cappelle, e a Bebenhausen, con cappelle ridotte a nicchie rettangolari per accogliere gli altari. Cappelle quadrate nel transetto disposte in pianta in ordine scalare si trovano nelle abbaziali di Saint-Jean Evangeliste del Parc di Heverlee (Brabante), Our Lady and St John Evangelist di Halesowen e Our Lady di Alnwick (Inghilterra). Una variante più recente dello 'schema bernardino', con le cappelle del transetto non addossate ma comunicanti attraverso ampi archi, si ritrova tra il 1165 e il 1210 nelle chiese premostratensi di Sainte-Trinité a La Lucerne (Normandia), Notre-Dame a Beauport (Bretagna), St Agatha a Easby (Inghilterra) e St. Maria und Johann Evangelist a Sayn (Renania). In quest'ultima e nella maggior parte degli esempi inglesi (Our Lady and St Thomas a West Langdon, Holy Trinity a Torre, Our Lady a Bayham, Our Lady and St John Evangelist a Titchfield) il corpo longitudinale rimase invece un semplice ambiente ad aula.Neanche le chiese premostratensi delle circarie della Sassonia costituiscono un gruppo omogeneo sotto il profilo architettonico. Degna di nota è la basilica su colonne a copertura piana di St. Maria und Nikolaus a Jerichow (a partire dal 1148), che fa parte degli esempi più antichi della Germania settentrionale costruiti in laterizio da maestranze provenienti dall'Italia settentrionale; lo stesso vale per l'esempio di poco più recente, parimenti premostratense, costituito dal duomo di Brandeburgo. La forma del duomo di Havelberg, privo di transetto, rimase invece legata alla chiesa metropolitana della Liebfrauenkirche a Magdeburgo. A St. Marien di Ratzeburg, l'edificio del duomo ricorda quello della vicina cattedrale di Lubecca, anch'essa in laterizio, ma allo stesso tempo anche la parte più recente della chiesa di Jerichow. La chiesa gotica di St. Maria und Johann Evangelist a Gramzow si distingue per la presenza di un coro occidentale esagonale sormontato da una torre. Dai monasteri dei P. di Magdeburgo furono realizzate importanti chiese di pellegrinaggio: a Brandeburgo intorno al 1220 sullo Harlungerberg (Marienberg) un edificio tardoromanico a pianta centrale con torri; a Wilsnack tra il 1384 e il 1430 la ricca Heiligblutkirche tardogotica, al pellegrinaggio presso la quale si fa riferimento anche nel coevo jubé nel duomo di Havelberg.Le chiese delle piccole comunità femminili annesse si sono conservate assai di rado; spesso si trattava di piccoli edifici ad aula, privi di volte (Notre-Dame a Chartreuve, dopo il 1197). Nell'impero germanico le grandi chiese ad aula delle monache premostratensi (St. Veit a Lette, St. Maria und Nikolaus ad Altenberg) assomigliavano agli edifici di altri ordini femminili. Chiese canoniche femminili a tre navate sorsero soprattutto nella Germania occidentale e in quella settentrionale, come pure nell'Europa orientale: St. Laurenz a Meer, St. Maria a Enkenbach, St. Maria a Konradsdorf, St. Maria a Brunnenburg, St. Maria und Walburga a Germerode, St. Maria und Andreas a Cappel; Santa Croce a Strzelno (Polonia), S. Maria a Doksany (Rep. Ceca).Il chiostro e gli edifici della clausura dei P. corrispondevano in generale al consueto schema monastico, pur differenziandosi in numerosi dettagli dagli impianti dei Cistercensi o dei Canonici. A Jerichow, la ben conservata clausura sorse tra il 1160 e il 1220; nell'ala orientale, al di sotto del dormitorio, si trovavano, partendo da N verso S: sagrestia e biblioteca, scale di accesso al dormitorio, due stretti ambienti di funzione ignota (forse scriptorium-archivio), la sala capitolare a sei campate, un ambiente di passaggio, un atrio, una sala dei monaci su quattro campate (in seguito sala delle riunioni), riscaldata; nell'ala opposta alla chiesa seguivano due refettori, uno dei quali aperto sul chiostro, al di sopra un calefactorium; la cucina addossata a O non si è conservata, mentre nell'ala ovest si trovava un cellarium (forse con residenza per l'abate) un tempo isolato. Spesso questa ala occidentale della clausura manca (per es. a Prémontré e a Ratzeburg). Biblioteca, noviziato e infermeria si addossano a E di questa ristretta clausura, ma sono testimoniati solo da immagini. Piuttosto lontana rispetto alla chiesa si trova la clausura della Liebfrauenkirche di Magdeburgo (v.); oltre al chiostro su due piani si sono conservati il c.d. refettorio estivo nell'ala ovest, il refettorio su tre piani e coperto a botte nell'ala nord e il lavabo rotondo in quella est (con l'archivio nel piano superiore), mentre a sala capitolare era adibito un ambiente alto e diviso in otto campate tra l'ala sud del chiostro e il coro della chiesa, la c.d. cappella dalle lunghe colonne; il dormitorio era insolitamente orientato E-O.L'ala orientale degli edifici monastici anche in altri esempi non si addossava al transetto della chiesa, ma era spostata verso E (Arnstein, Schillingskapellen); spesso la sala capitolare sporge verso E dal profilo dell'edificio. Non è chiaro il significato dei due refettori (forse l'uno invernale e l'altro estivo), che potevano disporsi l'uno accanto all'altro (Jerichow) o l'uno sull'altro (Arnstein) o in due ali diverse (Magdeburgo). Il lavabo non si trovava sempre nell'ala opposta alla chiesa, ma piuttosto era collocato nell'ala orientale (Magdeburgo) o in quella occidentale (Sayn).Nella maggioranza delle abbazie premostratensi erano in attività scriptoria. Sono conosciute poche miniature di importante livello artistico e circoscrivibili soltanto entro brevi periodi del 12° e del primo 13° secolo. Influenzata da modelli della Francia settentrionale (in particolare dal monastero cistercense di Foigny) è la precoce ornamentazione dello scriptorium mosano di Bonne-Esperance (Bibbia del 1132-1135; Bruxelles, Bibl. Royale, II.2524). Essa ebbe seguito negli scriptoria del vicino monastero premostratense del Parc di Heverlee (Bibbia del 1148; Londra, BL, Add. Ms 14788-14790), Floreffe (Bibbia del 1155 ca.; Londra, BL, Add. Ms 17737-17738) e Averbode (Evangeliario del 1165-1180 ca.; Liegi, Bibl. Univ., 363 C). Nello scriptorium di Arnstein (Lahn) sono individuabili due momenti di grande fioritura, intorno al 1170-1180 e intorno al 1225-1230; le miniature e le iniziali dei primi manoscritti (Londra, BL, Harley 2798-2799, Harley 2800-2802, Harley 3045) hanno come precedente la Bibbia miniata di Floreffe. Dallo scriptorium di Weissenau, nella Germania meridionale, provengono ca. cinquanta manoscritti, talvolta con iniziali figurate, realizzati tra il 1180 e il 1220; due codici contengono autoritratti di un miniatore attivo nello scriptorium, il frater Rufillus (Ginevra, Bibl. Bodmer, 127, c. 244r). A Windberg, in Baviera, all'epoca dell'abate Gebhard (1141-1191) furono completati più di trenta codici, alcuni provvisti anche di miniature e ricche iniziali (Monaco, Bayer. Staatsbibl., Clm 23339, Clm 23342). Lo scriptorium del monastero doppio di Schäftlarn, in Baviera (riformato nel 1140), intratteneva rapporti di carattere artistico con la Borgogna.Si sono conservate in frammenti vetrate risalenti ai secc. 12° e 13° provenienti da diverse chiese premostratensi tedesche e francesi: cinque lastre di alto pregio risalenti al 1150-1160 dal coro dei conversi di Arnstein (Münster, Westfälisches Landesmus. für Kunst und Kulturgeschichte) appartengono a un ciclo mariano; il pittore di vetrate Gerlachus, in basso lungo la cornice della prima finestra, ha raffigurato se stesso in abito premostratense: la presenza della barba ne attesta la posizione di converso. Due finestre circolari del 1200 ca. provengono dalla Liebfrauenkirche di Magdeburgo (più tardi a Paretz in Brandeburgo, Domschatz); diversi frammenti figurati e ornamentali degli anni 1170-1180 sono emersi nel 1982 a Jerichow (Mus. Kloster Jerichow). A Braine è possibile ricostruire parti del significativo ciclo di vetrate gotiche (Bryn Athyn, Glencairn Mus.; Soissons, cattedrale).

Bibl.:

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