PUEBLA
Enciclopedia Italiana (1935)
PUEBLA (A. T., 148)
Capitale dello stato omonimo nel Messico centrale. La città sorge al centro della conca di Puebla, in mezzo alla vasta pianura che si eleva a 2160 m. s. m. Secondo il censimento del 1930 il municipio contava 111.791 ab. venendo al quarto posto dopo Città di Messico, Guadalajara e Monterey.
Il piano della città è quanto mai regolare e le strade, lunghe e spaziose e incrociantisi ad angolo retto, sono fiancheggiate da molti edifici coloniali di magnifica fattura e da numerosissime chiese che sollevano al cielo le grandi cupole ricoperte di piastrelle smaltate di vario colore (azulejos) e le alte e agili torri, onde Puebla fu chiamata anche la "ciudad de las cien torres".
Fu detto che essa ricorda Siviglia e certo il paragone appare giustificato sia dal fatto che Puebla è stata uno dei centri più ricchi e commerciali del Messico e che i suoi monumenti, e specialmente le sessanta chiese, richiamano per la ricchezza dell'ornamentazione la magnificenza dello stile spagnolo, sia anche dall'amenità della conca ampia e fertile la quale, entro la maestosa cornice dei grandi coni vulcanici del Malinche, del Popocatepetl e dell'Ixtaccihuatl, torreggianti a nord e nordovest, e delle verdi pendici della Sierra Madre Orientale ad est, possiede tutta la bellezza e l'incanto del paesaggio di Andalusia.
Al centro della città si trova la Piazza della Costituzione su cui sorge il municipio, edificio grandioso e imponente, e la cattedrale, la maggior gloria artistica della città, iniziata nel 1539 e compiuta solo nel 1641. Essa presenta, specialmente all'interno, una magnificenza e una sontuosità straordinarie, una profusione di marmi indescrivibile e possiede numerosissimi affreschi e quadri dovuti ai più noti pittori del Messico.
Dalla piazza, che è adorna di magnifici alberi, si parte verso nord il Paseo Nuevo sul quale sorgono varî monumenti e in particolare quello commemorativo dell'indipendenza e quello di Nicolas Bravo.
Puebla è un centro commerciale notevolissimo e anche maggiore era la sua importanza quando vi passava la grande strada di comunicazione tra Veracruz e la Città di Messico; in quell'epoca, mentre la capitale della repubblica soffriva notevolmente per le continue inondazioni, Puebla ebbe un periodo di grande splendore. Anche attualmente però notevole è la sua importanza economica, perché Puebla è il mercato di una ricca contrada agricola e il centro del maggior distretto dell'industria cotoniera messicana.
Fondata nel settembre 1531 per opera di fra Toribio Benavente detto Motolinia e nota allora sia come Puebla, sia e anche più come Ciudad de los Angeles, popolata soprattutto dagli abitanti dell'antica Tlaxcala, immigrativi, fu capitale di intendenza nel periodo spagnolo; resosi indipendente il Messico, nel 1832 e 1833 fu sede del governo; e in quei decennî del sec. XIX che vanno dalla proclamazione dell'indipendenza alla lotta contro i Francesi, fu più volte assediata e presa dai varî partiti contendenti.
Lo stato di Puebla. - Lo stato di Puebla, che misura 33.995 kmq. e contava nel 1930 una popolazione di 1.150.425 ab. (densità 33,8), si stende nella cosiddetta Mesa de Anahuac e per la floridezza e lo sviluppo civile occupa uno dei primi posti tra i varî membri della repubblica. Limitato a est e a nordest dallo stato di Veracruz, da cui è diviso dalla catena della Sierra Madre Orientale che presenta quivi la sezione più elevata dal Cofre de Perote al Picco di Orizaba, confina a nord e a ovest con gli stati di Hidalgo, Tlaxcala, Messico e Morelos, a sud e a sudovest quelli di Oaxaca e di Guerrero.
Il territorio fisicamente si presenta assai vario, sia a oriente e a nord dove comprende i contrafforti che scendono dalla ricordata Sierra Orientale, sia a nordovest e a ovest dove si ergono gli altri grandi vulcani del Messico centrale e si eleva la Sierra Nevada. La zona centrale invece è costituita dai terreni pianeggianti della conca che ha al suo centro la capitale dello stato.
La temperatura varia notevolmente da luogo a luogo, onde si passa dalla temperatura media di 16°,6 (maggio 180,3, gennaio 12°) della capitale, alle temperature tropicali della valle dell'Atoyac, ramo sorgentifero del Río Balsas. Anche la piovosità è più o meno abbondante: a Puebla cadono annualmente 820 mm., 540 a Tehuacán e 2637 a San Lorenzo.
Le acque corrono verso l'Atlantico portate dal Río Tuxpán e dal Tecolutla (affluente di quest'ultimo è il Rio Necaxa che forma una magnifica cascata sfruttata per la produzione di energia elettrica), nonché da affluenti del Papaloapán, ma in parte scendono al Río Balsas, a cui vanno l'Atoyac e i suoi affluenti.
L'agricoltura è bene sviluppata, per quanto ostacolata dalla esistenza dei grandi latifondi; i prodotti sono quelli della zona temperata (frumento, patate, pulque), analoghi a quelli della conca di Messico, ma vi fioriscono, anche nelle zone più basse, le coltivazioni delle terre calde, come il riso, il caffè e la canna da zucchero. Meno notevole è il patrimonio zootecnico. Anche la produzione mineraria è abbastanza limitata e, nonostante si ritenga che il territorio sia ricco di giacimenti d'oro, di argento e di rame, si può dire che attualmente si scavano soltanto delle onici (tecali) e dei marmi. Assai importante invece è l'industria, specialmente quella cotoniera. Anche l'industria della lana è abbastanza sviluppata, come pure le industrie alimentari che sfruttano i prodotti agricoli della regione.
Il commercio è favorito dalle ferrovie che attraversano lo stato e in particolare dalle linee che lo uniscono con la capitale e con Veracruz e da quelle che scendono verso Oaxaca e verso l'istmo di Tehuantepec. Le strade carrozzabili e automobilistiche hanno attualmente uno sviluppo notevole e da Messico a Puebla corre una sezione della grande autostrada panamericana.