QUIPU

Enciclopedia Italiana (1935)

QUIPU

José Imbelloni

. Le collezioni di antichità peruviane conservano, col nome di quipu, dei pacchetti di corde e cordicelle variamente intrecciate e annodate, che si connettono alla tradizione di un sistema di notazione usato dai funzionarî dello stato incaico.

Fra le testimonianze dei cronisti la più fantastica è quella di Garcilaso de la Vega, per il quale le varie corde del quipu, di colori differenti, rappresentavano le 24 lettere dell'alfabeto e mediante la loro combinazione potevano indicarsi le sillabe; ma questa conoscenza profetica dell'alfabeto latino presso gl'indigeni costituisce un vero assurdo. Gli altri cronisti sono concordi nel dire che i funzionarî dello stato ebbero nei quipu un mezzo di registrazione numerica utilissima alle loro mansioni amministrative, e che l'esperto in quest'uso si chiamava quipucamayoc. Ma accanto ai quipu statistici la tradizione afferma l'esistenza di quipu storici, nei quali, come dice il Morua "con gli stessi cordoni e nodi enumeravano la successione delle epoche e quanto tempo regni ciascun sovrano e se fu buono o cattivo, coraggioso o codardo, e le leggi, il governo e le imprese". Sistemi di registrazione e contabilità a base di cordoni annodati sono conosciuti in Cina, in tutta la Polinesia, e in America fra gli Araucani, Aruachi, Pueblos, Nahua e nella Columbia Britannica. Nel Perù attuale dei quipu assai semplici servono alla contabilità domestica. I quipu peruviani antichi, immensamente più complessi, che si conservano nei varî musei del mondo, provengono tutti da tombe della regione della Costa riferibili al periodo della dominazione incaica. L'assenza di quipu nell'interno e sull'altipiano fu spiegata ricordando la persecuzione dei quipu-camayoc e la distruzione dei loro archivî decretata dall'usurpatore Atahualpa per fini politici.

Un quipu consiste in una corda di sostegno, che porta a guisa di frangia varie altre corde, primarie, disposte a gruppi, ognuna delle quali può portare alla sua volta dei gruppi di corde, secondarie; tanto le prime che le seconde presentano nel loro decorso varie specie e serie di nodi. Dato questo sistema di segnalazione, si spiega come L. Locke abbia negato che un quipu servisse a fini non strettamente numerici. E. Nordenskiöld, recentemente, vi scorge registrazioni astronomiche, a fine magico e astrologico, in virtù del quale spiega la loro presenza nelle tombe dei grandi. È da ricordare che lo studio dei quipu comincia appena ora, e che se da una parte si deve scartare l'ingenua opinione di coloro che immaginarono una vera scrittura alfabetica a base di nodi e colori, non si può d'altra parte rigettare l'ipotesi che, accanto alla contabilità di greggi, reclute, imposte, censimenti, ecc., alcuni quipu servissero alla segnalazione convenzionale di fatti più complessi Una memoria tecnica, insomma, atta a registrare la durata dei regni, la successione dei sovrani e gli avvenimenti notevoli, corrisponderebbe alla tradizione dei quipu storici tramandata dai cronisti, e la famosa "pietra di Palermo" c'insegna con quale semplicità grafica si possano indicare tali rudimenti storiografici di una dinastia.

Bibl.: L. Leland Locke: The Ancient Quipu, a Peruvian Knot Record, in American Anthropologist, XIV (1912), pp. 325-332; id., A Peruvian Kipu, in Contrib. of the Museum of the Amer. Indian, VII (1927); E. Nordenskiöld, The secret of the Peruvian Quipus, Oxford 1925; id., Calculations with years and months in the Peruvian Quipus, ivi 1925 (seconda parte); H. Wassen, The ancient Peruvian abacus, Göteborg 1931.