BALLERINI, Raffaele

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 5 (1963)

BALLERINI, Raffaele

Egidio Papa

Nacque a Medicina (Bologna) il 17 maggio 1830. A otto anni passò nel collegio arcivescovile di Bologna, retto da un suo prozio, mons. C. Tartaglia, e vi rimase fino a quindici anni, allorché si recò a Roma nel collegio Borromeo per iniziarvi gli studi universitari. Il 2nov. 1847 entrò nel noviziato dei gesuiti a Roma, seguendo l'esempio dello zio Antonio, già professore nel Collegio Romano, e del cugino Francesco, diventato gesuita nel 1834 e dedito a ministeri pastorali. Dopo appena sei mesi di noviziato, la dispersione dei gesuiti romani interruppe bruscamente il suo tirocinio, che poté riprendere nel settembre 1848 a Tolosa in Francia. Ritornato a Roma nel 1850, il B. iniziò nel Collegio Romano gli studi filosofici, al termine dei quali insegnò lettere nel collegio di Velletri, dove, salvo un breve periodo trascorso a Fano per ragioni di salute, rimase fino al 1856. Rientrato al Collegio Romano per seguirvi il corso di teologia, l'anno seguente fu costretto a tornare in Francia a curare la malferma salute; a Lione completò gli studi teologici e ricevette gli ordini sacri, suddiaconato e diaconato da mons. L. Franzoni, arcivescovo di Torino in esilio, sacerdozio dal cardinale L. de Bonald (1858). Nel 1860, tornato di nuovo a Roma, fu assunto nel collegio degli scrittori de La Civiltà Cattolica, alla quale già dal 1856 aveva collaborato sporadicamente, e della cui redazione fece parte fino alla morte. Dopo l'occupazione di Roma nel 1870, il B. emigrò a Firenze, dove restò fino al 1887, quando gli scrittori si riunirono nuovamente a Roma nella sede di via Ripetta.

Negli oltre quarant'anni durante i quali fu scrittore de La Civiltà Cattolica il B. si occupò di argomenti molto vari: dal romanzo di tono apologetico al racconto, alla novella, al bozzetto, dalla storia dei primi anni del pontificato di Pio IX all'agiografia, con le vite di santi gesuiti, quali Francesco Saverio, Stanislao Kostka, dalla storia di santuari mariani, quali la Madonna delle Grazie di Velletri, la Madonna del Giglio, alla difesa dei miracoli di Lourdes contro Emilio Zola, dalla massoneria alla difesa del potere temporale dei papi. Fra gli scritti di carattere storico è notevole il volume intorno agli inizi del pontificato di Pio IX, sia per i documenti e le notizie comunicategli dal pontefice sia per le correzioni da questo aggiunte di propria mano. Stampato nel 1867 il primo, e unico volume, se ne sospese la pubblicazione per ragioni di prudenza: dopo la morte del B., fu pubblicato nel 1909 a Roma in italiano e in francese, omessa la parte introduttiva. Tuttavia su La Civiltà Cattolica egli stesso aveva pubblicato qualche saggio, fondato sul ricco materiale messo a sua disposizione dal pontefice (cfr. per esempio quello riguardante i carteggi fra Pio IX e Vittorio Emanuele II, Pio IX, Vittorio Emanuele II e Napoleone III, XIV [1889], vol. III, pp. 257-269, 402-417). Fra i suoi romanzi, Giulio ossia un cacciatore delle Alpi nel 1859 ebbe maggiore risonanza per il clamoroso processo per vilipendio verso le istituzioni dello Stato che gli procurò nel 1873. Egli aveva pubblicato il romanzo a puntate su La Civiltà Cattolica durante il 1862, essendo suddito pontificio; si può quindi comprendere il tono del linguaggio nei confronti del governo piemontese, che fra il 1863 e il 1864 aveva fatto sequestrare a Bologna i fascicoli della rivista. Nel 1873 il romanzo fu ristampato a Milano con il permesso del B., cui, però, non furono sottoposte le bozze per le eventuali correzioni. Spiccato il mandato d'arresto, il B. fu trasportato da Firenze a Milano, ove fu condannato dalla Corte d'assise (1874). Annullata la sentenza dalla Corte di cassazione di Torino (17 marzo 1875) e rinnovatosi il dibattimento alla Corte d'assise della stessa città, il B. fu assolto con formula piena (aprile 1876). Amico e seguace del Bresciani, ne imitò lo stile ricco e immaginoso. I suoi scritti raccolti in volume furono spesso ristampati e tradotti in altre lingue; buona parte però rimasero sparsi fra i quaderni de La Civiltà Cattolica. IlB. si adoperò anche per la fondazione e per lo sviluppo del circolo S. Pietro e per la Pia Opera dell'obolo per le monache povere, private cioè dei mezzi di vita dalle leggi eversive del governo.

Morì a Roma il 14 genn. 1907.

Oltre agli scritti citati, si ricordano: La poverella di Casamari,Roma 1863; L'obolo per le povere monache d'Italia, s. l.né d. [ma Roma 1877]; A chi ben crede Dio provvede,Prato 1880; [R. Ballerini, G. Zocchi, Fr. Salis Seevis], Risposta al libro La nuova Italia e i vecchi zelanti del sac. C. Curci,ibid.: 1881; Della elezione dello stato, Firenze 1881, Storia del santuario della B. V. delle Grazie... di Velletri,Roma 1882; Memorie di Esterina Antinori, Firenze 1882; Storia del santuario della Vergine del Ponte,Prato 1887; Affezione accieca ragione,Roma 1888; Vita di s. Luigi Gonzaga compendiata per la gioventù, ibid. 1891; Storia della vita di S. Stanislao Kostka ibid. 1893; Vita di S. Fr. Saverio di G. Massei,nuova ediz. a cura di R. B., ibid. 1894; Lourdes alla fine d'agosto 1893,ibid. 1894, S. Brigida. La Madre di Dio e degli uomini descritta nei libri delle sue rivelazioni,ibid. 1895; Della questione giudaica in Europa,Prato 1895; Lourdes. Il miracolo e la critica di E. Zola,Roma 1898; i trionfi di Maria Immacolata nell'apparizione all'ebreo A. Ratisbonne in S. Andrea delle Fratte di Roma,ibid. 1898; Della massoneria,Prato 1900; Memoria storica del santuario della Madonna del Giglio,Roma 1902; Le prime pagine del pontificato di papa Pio IX, ibid. 1909. I mss. del B. si conservano nell'archivio de La Civiltà Cattolica.

Fonti e Bibl.: Arch. Rom. S. I. p. R. B., cenni biografici (foglio ms.); Catalogi provinciae romanae (1847-1907), sub voce; Processo assolutorio del p. R. Ballerini, Torino 1876 (estratto da L'Unità Cattolica, 7-13 aprile 1876); [E. Rosa], R. B., in La Civiltà Cattolica, LVIII(1907), pp. 343-347; H. Hurter, Nomenclator literarius theologiae catholicae,V,2, Oeniponte 1913, col. 1988; P. Pirri, Pio IX e Vittorio Emamele II dal loro carteggio privato,I, La laicizzazione dello Stato Sardo, 1848-1856,Roma 1944, pp. V s.; Il, La Questione romana, 1856-1864, Roma 1951, parte 1, pp. 79, 228, 354, 355, 449; parte 2, pp. 83, 87, 130, 135; 111, La Questione romana, 1864-1870, Roma 1961, parte 2, pp. 324-327; G. Casati, Diz. degli scrittori ital., I, p. 77; Encicl. Cattolica ,II,coll. 751 s.; Dict. d'Hist. et de Géogr. Ecclés., VI,coll. 401 s.; Catholicisme, Hier, Aujourd'hui, Demain,I, col.1190. Per gli annunzi delle sue opere, cfr. Moniteur bibliographique, 1888-1915, passim,e Etudes, partie bibliographique, 1890-1897, passim.

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